
Anche i farmacisti celebrano il “ticket” Brescia-Bergamo Capitale della Cultura 2023
Roma, 13 febbraio – Si è tenuto nel Museo Diocesano di Brescia, nella mattinata di sabato scorso, 11 febbraio, il convegno L’evoluzione della farmacia dallo speziale alla farmacia dei servizi, evento inaugurale della serie di appuntamenti che Federfarma Bergamo e Federfarma Brescia hanno messo in cantiere per celebrare la prestigiosa investitura delle due città lombarde come “Capitale della Cultura 2023”.
Un programma denso e ricco, che si svolgerà nell’arco dell’intero 2023, comprendendo altri convegni e una serie di tour guidati per scoprire la storia della farmacia dalle origini, nelle abbazie e negli orti botanici, sino ai giorni nostri, inseguendo il filo rosso della farmacia che – mutatis mutandis – è sempre stata il punto d’accesso al sistema sanitario. Il convegno di sabato è stato appunto l’occasione per iniziare ad approfondire la tematica, insieme a quattro docenti universitari che hanno raccontato come sia cambiata nel tempo la professione ma anche la percezione del farmacista, non più solo speziale che appresta i medicamenti, ma moderno professionista sanitario a tutto tondo in grado di assicurare un’importante srie di prestazioni e servizi oltre alla preparazione e dispensazione dei farmaci, secondo il paradigma della “farmacia dei servizi” ormai codificato nella legislazione nazionale.
Ne hanno parlato sabato scorso Maurizio Memo, professore ordinario di Farmacologia e presidente del corso di laurea in Farmacia dell’Università degli studi di Brescia, Giovanni Cipriani, vicepresidente dell’Accademia italiana di storia della farmacia, già docente di Storia moderna all’Università degli studi di Firenze 8 con un focus su “Brescia e Bergamo nella storia della farmacia”), Gelsomina Fico, professore ordinario di Biologia farmaceutica all’Università degli studi di Milano e direttore dell’Orto botanico Ghirardi di Toscolano Maderno, intervenuta su quella che, storicamente, è stata la prima farmacia a disposizione degli uomini, il regno vegetale e infine Umberto Nardi, docente di Botanica farmaceutica e Chimica delle sostanze naturali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, che ha illustrato il percorso che ha condotto dall’empirismo al metodo scientifico.
I lavori hanno sono stati arricchiti dai saluti e le considerazioni finali dei presidenti degli Ordini dei farmacisti di Brescia e Bergamo, Francesco Rastrelli ed Ernesto De Amici.
A illustrare il significato dell’iniziativa sul notiziario Filodiretto di Federfarma, sono stati Gianni Petrosillo, presidente di Federfarma Bergamo, e Clara Mottinelli, presidente di Federfarma Brescia (nelle foto). “Brescia e Bergamo sono unite storicamente, a livello di industrializzazione ed economico, e sono state unite anche nel periodo buio dell’inizio della pandemia” ha dichiarato ail primo, sottolineando che proprio da questo contesto le due province hanno preso spunto per raccontare come si sono finora evolute le farmacie. A Bergamo “ci sono farmacie storiche, degli inizi del XX secolo, che sono strutturate in modo ben preciso, improntate soprattutto alla galenica, con pochi spazi per il pubblico e che conservano ancora arredamenti suggestivi” ha raccontato Petrosillo, secondo il quale è interessante come le moderne farmacie abbiano rivisto gli spazi per adeguarsi ai nuovi servizi offerti, “con zone dedicate, oggi, a vaccini e tamponi”.
Con questi eventi, in programma per tutto l’anno, “vogliamo promuovere la cultura oltre la pandemia, la cultura come cura” ha aggiunto Mottinelli. “Il farmacista è sempre stato radicato nella società, per arrivare a una professione che è, ormai, al passo con i tempi” ha proseguito la presidente dei titolari bresciani, spiegando che “ogni mese ci sarà un evento, dalle visite ad abbazie e orti botanici, fino allo scoprire le prime botteghe, quando dagli abati si è passati alla comunità. Anche noi stiamo scoprendo dei gioielli che non conoscevamo e invitiamo tutti a riscoprire le proprie origini” ha concluso Mottinelli, ricordando anche le “cartoline” sull’educazione sanitaria, realizzate in collaborazione con l’Università.
Il calendario degli eventi sarà costantemente aggiornato e a breve sarà disponibile per la consultazione in un sito internet realizzato per l’occasione, con informazioni in real time sulle iniziative in programma.
