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martedì 10 Dicembre 2024
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Carenze farmaci, in Germania in arrivo legge per aumentare i prezzi dei generici del 50%

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Roma, 16 febbraio – Che il problema delle carenze di farmaci sul mercato non sia solo un problema italiano è cosa nota, così come il fatto che  in altri Paesi le criticità siano particolarmente gravi, anche in ragione del fatto della differente composizione della domanda. In Germania, ad esempio, il motivo principale della carenza di farmaci è da ricondurre al fatto che l’80% (ma quando si tratta di antibiotici la percentuale arriva addirittura al 100%) dei medicinali venduti in quel Paese sono generici, per motivi di costo prodotti per la maggior parte in India o in Cina, dove le fabbriche spesso sono chiuse a causa del Sars CoV 2 oppure dove le navi non sono più autorizzate a fare scalo, ragioni per le quali – secondo quanto riferiscono gli stessi media tedeschi – le forniture si fermano (RIFday ne scrisse qui all’inizio dello scorso mese di dicembre).

Proprio in Germania i reiterati  problemi di reperibilità (che riguardano farmaci pediatrici e antibiotici, ma anche farmaci antitumorali) hanno indotto il governo tedesco ad affrontare la questione per via legislativa. Secondo quanto riferisce l’agenzia Reuters (che avrebbe preso visione del provvedimento) è in rampa di lancio una proposta di legge che si propone una serie di obiettivi: aumentare il prezzo di una serie di referenze farmaceutiche farmaci, accrescere i livelli delle scorte e infine introdurre un sistema di allerta precoce in grado di prevenire i fenomeni carenziali.

Una delle “strozzature” all’origine delle indisponibilità è la regolamentazione dei prezzi dei farmaci generici, che induce molte case farmaceutiche europee – ad ammetterlo più o meno apertamente sono state le stesse aziende – a non espandere la loro produzione (visti i margini certamente non ampi) in una fase congiunturale negativa per l’economia a causa delle ben note difficoltà economiche prodotte a livello internazionale dall’aumento dei costi energetici. La riduzione della produzione interna nei Paesi della Ue e dello Spazio economico europeo ha inevitabilmente portato i sistemi sanitari europei a rivolgersi per la fornitura di alcune materie prime, a costo più basso, in mercati come quello cinese e indiano.
Per questo la proposta di legge tedesca, secondo quanto riferisce Reuters, prevederebbe un aumento fino al 50% dei prezzi massimi per i farmaci a uso pediatrico per i bambini fino a 12 anni, per alcuni antibiotici e farmaci antitumorali. Ma non sarebbe l’unica misura: il provvedimento interverrebbe infatti anche sulle gare d’appalto organizzate dalle assicurazioni sanitarie tedesche per l’acquisto di farmaci antitumorali e antibiotici, con l’obbligo che ad aggiudicarsi le forniture siano produttori europei per almeno la metà dei volumi in gara.

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