Sun, 02 Apr 2023
Covid, positivi in calo, ma Gimbe avverte: “I contagi sono ampiamente sottostimati”

Covid, positivi in calo, ma Gimbe avverte: “I contagi sono ampiamente sottostimati”

Roma, 7 marzo – Ancora in calo negli ultimi sette giorni il numero dei pazienti i positivi al Covid e i decessi dovuti alla malattia, diminuiti rispettivamente del 9,4%  e del 6,6%. Restano invece sostanzialmente stabili i ricoveri nei reparti di degenza ordinaria (-1%) e danno segni di leggera risalita le ospedalizzazioni in terapia intensiva (+3%).

Queste le risultanze più significative dell’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe sull’andamento della pandemia, riferiti alla settimana dal 24 febbraio al 2 marzo. Rispetto alla rilevazione precedente, nel report di Gimbe emerge dunque una diminuzione di nuovi casi (26.658 contro i 29.438 della settimana precedente)), così come dei decessi (228 contro 244, con una media di 33 al giorno rispetto ai 35 della settimana precedente), e delle persone in isolamento domiciliare (144.636 contro 165.641).

Stabili i dati riferiti alla pressione sugli ospedali: i pazienti ricoverati con sintomatologia Covid sono 3.297 contro i 3.331 della settimana precedente e quelli ricoverati in terapia intensiva segnano un lievissimo aumento, passando a 137 contro i 133 della precedente rilevazione.

“Dopo l’aumento della settimana scorsa” spiega Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe (nella foto) “si è registrato un nuovo calo dei nuovi casi settimanali, che rimangono comunque ampiamente sottostimati. Da oltre 29mila nella settimana precedente scendono a oltre 26mila, con una media mobile a 7 giorni di oltre 3.800 casi al giorno”.

Secondo il report di Gimbe i nuovi casi nell’ultima settimana si sono concentrati in quattro Regioni: Molise (+5%), Provincia autonoma di Bolzano (+7,7%),  Abruzzo (+9,7%) e  Valle d’Aosta (+63,2%). Nelle restanti 17 Regioni o Province autonome i dati relativi ai nuovi casi giornalieri sono in miglioramento. Quanto alla situazione ospedaliera, secondo i dati aggiornati sino al 2 marzo il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è in media del 5,2% in area medica. La Regione migliore è la Lombardia con l’1,7% di posti letto occupati da pazienti Covid, mentre in Umbria il numero dei posti letto nei reparti ordinari occupati da pazienti positivi al virus è del 13,4%.

Guardando alla situazione nelle terapie intensive, invece, la media nazionale si attesta al 1,4% di posti letto occupati da pazienti Covid. Le Regioni migliori sono Marche, Basilicata, Provincia autonoma di Trento e  Valle d’Aosta (0,0%), mentre la Sardegna risulta essere la Regione con il più alto tasso di posti letto occupati da pazienti Covid in terapia intensiva (4,4%).

Continua a rimanere in stallo, però, la situazione delle coperture dei richiami per i vaccini anti-Covid. Secondo i dati della Fondazione Gimbe, al 2 marzo 2023, sono 8,63 milioni le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino. Al contempo, sono state somministrate 5.967.572 quarte dosi e il tasso di copertura nazionale è fermo al 31,2%. La platea per il terzo richiamo (quinta dose, ossia 3.146.516 persone di cui 2.298.047 over 60, 731.224 fragili e immuno-compromessi e 117.245 ospiti delle Rsa) è di 3,1 milioni di persone: al 2 marzo sono state somministrate 482.887 dosi, con un tasso di copertura nazionale per le quinte dosi è del 15,3%.

Print Friendly, PDF & Email
Facebook
LinkedIn

Articoli correlati