
Liguria, le carenze di farmaci si risolvono informando, parte il progetto regionale
Roma, 7 marzo – Le carenze dei farmaci? Un problema anche (se non soprattutto) di carenza di informazioni e comunicazioni appropriate. Partendo da questo assunto, la Regione Liguria, con la sua agenzia Alisa, ha dato il via in stretta collaborazione con Aifa, l’agenzia regolatoria nazionale, a un progetto per gestire la comunicazione sulla indisponibilità di farmaci, progetto che prevede anche corsi di formazione per medici e farmacisti e la messa a punto di soluzioni per dare informazioni in tempo reale su eventuali problemi di reperibilità di medicinali sul territorio.
L’iniziativa della Liguria – di cui RIFday aveva già dato conto nello scorso mese di genaio – è stato oggetto di un incontro nella sede dell’Ordine dei Medici di Genova, alla presenza di rappresentanti di Aifa, Regione Liguria, Alisa, Ordini dei Medici e dei Farmacisti, Università di Genova, Sifo, associazioni dei pazienti e rappresentanti dell’industria farmaceutica, tutti ovviamente interessati in via diretta al problema e pronti a offrire un proprio diretto contributo per definire gli obiettivi del progetto e i suoi prossimi step, formulando al riguardo le loro proposte. e sono state raccolte nuove proposte.
“Questo progetto dà seguito a una collaborazione che negli ultimi anni è andata via via rafforzandosi con la Regione Liguria” spiega Domenico Di Giorgio (nella foto), dirigente dell’Area Ispezioni e Certificazioni di Aifa. “Apprezziamo e condividiamo l’approccio pragmatico nell’affrontare il tema delle carenze e siamo sicuri che riusciremo a costruire insieme strumenti utili a tutta la rete”.
“Negli ultimi mesi spesso i cittadini si sono trovati spiazzati di fronte a messaggi relativi alla indisponibilità di farmaci nonostante fossero presenti soluzioni alternative valide” aggiunge Angelo Gratarola, assessore alla sanità di Regione Liguria. “Questo progetto va nella direzione di assicurare agli utenti informazioni puntuali e corrette evitando una sorta di psicosi o fenomeni di accaparramento, che rischiano solo di acuire il problema”.
La Liguria è la Regione pilota in cui si realizza un progetto “che mette a sistema un modello destinato a gestire nel modo migliore il tema della comunicazione sulla carenza dei farmaci” sottolinea Filippo Ansaldi, direttore generale di Alisa. “Abbiamo messo in rete tutti i soggetti interessati, creando una sinergia tra istituzioni, ordini professionali, università, medici e farmacisti. E i cittadini avranno i benefici di questo lavoro. Siamo anche lieti che questo modello possa essere esportato in altre Regioni”.
L’obiettivo principale è avere una ricaduta positiva sull’assistito, precisa Barbara Rebesco, responsabile delle Politiche del farmaco di Alisa “garantendo la qualità delle cure e il benessere degli utenti che passa anche attraverso le informazioni corrette. Per questo è fondamentale dare ai medici strumenti per evitare che vengano prescritti farmaci non presenti sul mercato, quando esistono sostituti”.
Tra le proposte emerse e accolte con favore c’è quella avanzata dall’Università di Genova, attraverso Gabriele Caviglioli, direttore della scuola di specializzazione di Farmacia ospedaliera: si tratta della messa a punto di un sistema per la gestione informatizzata e innovativa delle informazioni sulle carenze sul territorio regionale, offrendo così ai medici un supporto in tempo reale, che può essere validato da un gruppo di esperti per proporre soluzioni laddove non esista lo stesso principio attivo del farmaco carente. Accanto a questo può essere realizzato un ranking delle carenze, attribuendo un livello di gravità ad ogni singola situazione.
“Oltre a partecipare attivamente” afferma Alessandro Bonsignore, presidente dell’Ordine dei Medici di Genova “abbiamo voluto ospitare il lancio del progetto perché la carenza di farmaci e l’appropriatezza prescrittiva rappresentano aspetti di primario interesse dell’Ente, vuoi a tutela dei cittadini (che necessitano di ricevere informazioni corrette e di essere facilitati nell’accesso ai farmaci), vuoi per i medici che devono poter conoscere in tempo reale eventuali criticità per non prescrivere farmaci poi irreperibili per il cittadino”.
Per Giuseppe Castello, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Genova (nella foto a destra), il tema della carenza dei farmaci “richiede inevitabilmente un approccio sinergico da parte di tutti gli attori coinvolti nel complesso sistema dell’assistenza sanitaria e farmaceutica. Questo problema, ricorrente, ha visto l’istituzione nel 2015 presso l’Aifa di un apposito Tavolo di lavoro, al quale partecipa anche la Fofi, da cui è emersa con forza l’importanza della comunicazione come veicolo di informazioni corrette e prima forma di strategia per contrastare il fenomeno. Per il farmacista è evidente inoltre la necessità di un’adeguata formazione, finalizzata all’acquisizione di conoscenze specifiche per informare il paziente sulle possibilità di sostituzione dei farmaci carenti o mancanti”.
