
Evento Fofi, i risultati della ricerca Ipsos su ciò che pensano gli italiani del farmacista
Roma, 14 marzo – Inevitabilmente, la sanità italiana uscita dalla drammatica prova della pandemia di Covid non è più quella della fine del 2019. La lunga emergenza, mettendo impietosamente a nudo falle, lacune e inadeguatezze del sistema, ha reso ancora più evidente la necessità di rivedere scelte politiche, approcci, assetti, modelli organizzativi e addirittura modi di pensare per garantire ai cittadini un’assistenza sanitaria più efficiente, puntuale, sicura, partendo dal territorio. E già alcuni dei provvedimenti d’urgenza che è stato necessario assumere nei tre anni di Covid (si pensi, ad esempio, alla dematerializzazione totale della ricetta rossa e all’arruolamento delle farmacie e dei farmacisti nelle campagne di tracciamento del coronavirus prima e di vaccinazione e poi) hanno fornito indicazioni probanti sulla direzione verso la quale puntare: avvicinare la sanità ai cittadini, sul territorio, anziche costringerli a firare come le palline impazzite di un flipper da una struttura all’altra in cerca di ciò di cui hanno bisogno.
Gli stessi cittadini hanno dato segno di comprendere in questi ultimi tre anni che un’assistenza sanitaria efficiente ed efficace non può che partire dalla certezze di trovare strutture, servizi, professionisti e prestazioni là dove servono di più: sul territorio. E in questo senso, con i loro comportamenti e le loro scelte, sono stati decisivi per far capire finalmente e definitivamente che la farmacia non è un semplice punto vendita fisico di dispensazione dei prodotti ma il primo presidio sanitario a disposizione della comunità là dove serve, vicino alla gente.
Ormai esiste una diffusa consapevolezza, in primo luogo all’interno della categoria, che Covid ha rappresentato un punto di svolta per le farmacie e i farmacisti di comunità, diventati nella percezione delle istituzioni e dei cittadini qualcosa di altro e di oltre rispetto a tre anni fa. Ed è proprio questa nuova percezione – soprattutto quella dei cittadini – che la Fofi ha scelto molto opportunamente di indagare a fondo. Per farlo, ha commissionato un’indagine a uno dei più autorevoli istituti di ricerca italiani, la Ipsos di Nando Pagnoncelli, i cui risultati saranno presentati a Roma il prossimo 16 marzo.
“Sappiamo per esperienza diretta e quotidiana con i cittadini” spiega il presidente della federazione professionale Andrea Mandelli (nella foto) “che il farmacista è considerato universalmente un professionista sanitario che si sa sempre ‘dove e quando‘ trovare e sempre pronto al consiglio sulle terapie e in grado di fornire un set di servizi personalizzati che vanno dalla piccola diagnostica alla vaccinazione e che riscontrano un crescente successo. Di tutto questo ne abbiamo appunto conferma ogni giorno. Ma non ci basta. Volevamo averne anche una contro prova ‘indipendente’ con dati di opinione accreditati che possono arrivare solo da una fonte autorevole, come quella dell’istituto Ipsos”.
Al quale, come già anticipato, è stato appunto affidata un’indagine articolata e complessa, con l’obiettivo di dare un connotato “scientifico” alla percezione di crescita di fiducia e di autorevolezza attorno alla figura del farmacista.
“I risultati di questa indagine sono molto significativi” afferma Mandelli, senza spoilerare altro che il promettente aggettivo qualificativo “e la Fofi ha deciso di illustrarli in un evento pubblico al quale parteciperà anche il ministro della Salute Orazio Schillaci”.
L’incontro potrà essere seguito da chiunque sia interessato, sul PC o sullo smartphone, in diretta o in differita, quando e dove si vuole, collegandosi semplicemente all’home page de il Farmacista online, o del sito web federale Fofi o di Quotidiano Sanità.
I lavori saranno aperti da un’introduzione dello stesso Mandelli a dai saluti istituzionali del ministro Schillaci, quindi Pagnoncelli presenterà il clou della giornata, ovvero i risultati della ricerca
“Il ruolo del farmacista e delle farmacie: verifica della reputazione e del percepito d’immagine”, che saranno poi commentati e discussi nel corso di una tavola rotonda (orario previsto 11.30 – 12.45)
alla quale prenderanno parte il presidente della 10a Commissione del Senato Francesco Zaffini, il presidente della XII Commissione della Camera Ugo Cappellacci, il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, il presidente dell’ Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, la segretaria generale di Cittadinanzattiva Annalisa Mandorino e i presidenti di Federfarma, Assofarm e FarmacieUnite Marco Cossolo, Venanzio Gizzi e Federico Conte.
Sempre Mandelli si farà carico delle conclusioni, tirando le somme della giornata e dei risultati della ricerca.
