Roma, 29 maggio – Stop, almeno per ora, alla gratuità della pillola anticoncezionale per tutte le donne. Il Consiglio di amministrazione dell’Aifa ha infatti deciso di non pronunciarsi sulla questione, chiedendo ulteriori approfondimenti dopo che lo scorso 21 aprile il Cpr (Comitato prezzi e rimborsi) dell’agenzia regolatoria aveva dato via libera alla decisione di rendere gratuito l’anticoncezionale orale per le donne di tutte le fasce d’età, con un costo totale per il Ssn stimato in circa 140 milioni di euro l’anno.
La fumata nera, riferisce l’Ansa, è giunta al termine dell’incontro del CdA Aifa di qualche giorno fa, che – preso atto che le commissioni consultive dell’agenzia non hanno ancora elaborato precise indicazioni sulle fasce di età a cui concedere gratuitamente la pillola anticoncezionale, sulle modalità di distribuzione e sui costi per il Servizio sanitario nazionale nei vari scenari di adozione della rimborsabilità – ha deliberato che non sussistono gli elementi essenziali per deliberare e chiesto approfondimenti.
Le ipotesi sul tavolo sono varie: prevedere la gratuita della pillola, ad esempio, per tutte le donne in età fertile, oppure per le donne che versano in condizioni particolarmente disagiate o per le giovani fino a 19-26 anni, come avviene in diversi Paesi europei e nelle sei Regioni italiane che già offrono gratuitamente la pillola anticoncezionale.
IL CdA afferma in ogni caso di essere pronto a svolgere come di consueto il suo ruolo e a esprimere compiutamente il suo parere non appena disporrà dell’adeguata istruttoria richiesta alle commissioni consultive. Il Consiglio si impegna inoltre ad attivare un tavolo di concertazione sul tema con i ministeri vigilanti e la Conferenza delle Regioni.