Roma, 1 giugno – Il Reparto operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, coadiuvato dai militari del Comando Provinciale di Salerno e del Comando Compagnia di Agropoli, dopo una perquisizione personale e locale nei confronti di due persone residenti in provincia di Salerno seguita a una prolungata serie di servizi di osservazione e di pedinamento, hanno individuato in una zona rurale un locale adibito a laboratorio clandestino per la produzione, miscelazione e confezionamento di potenti sostanze dopanti, anche ad effetto stupefacente.
All’interno del fabbricato – allestito con presse, macchine incapsulatrici e conta-compresse, miscelatori e strumentazione per l’etichettatura – sono stati rinvenuti 400 chili di principi attivi di sostanze anabolizzanti di varia natura, tra cui steroidi, ormoni della crescita e stimolanti; 20 chi di efedrina, precursore della sostanza stupefacente sintetica “metamfetamina”; 4 chili di sibutramina, sostanza dopante nonché anoressizzante bandita dal commercio europeo dal 2010 per l’elevato grado di tossicità; 61 confezioni di nandrolone, sostanza anabolizzante e stupefacente, vietata dal Dpr 309/90; 26 flaconi di Ghb, la cosiddetta “droga dello stupro” e, infine, 300 chili di eccipienti e coloranti, funzionali alla produzione finale delle sostanze.
Gli ingentissimi volumi di prodotti rinvenuti e la complessità tecnologica del laboratorio hanno determinato la necessità di un intervento di personale specializzato del Ris di Roma per la campionatura delle sostanze e la doverosa messa in sicurezza dei luoghi sottoposti a sequestro.
Le operazioni si sono concluse con l’arresto in flagranza di due persone, residenti nella provincia di Salerno successivamente posti a disposizione della Procura della Repubblica, mediante accompagnamento nel carcere di Salerno.
Il risultato conseguito rappresenta l’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rimini e volta alla disarticolazione di un complesso sodalizio criminoso dedito al traffico internazionale di sostanze ad azione dopante e stupefacente e costituisce un’ulteriore prosecuzione delle operazioni già compiute nel novembre 2022 su tutto il territorio nazionale e nella Repubblica di San Marino, dove l’azione sinergica attivata tra i Carabinieri del Reparto operativo del Nas e il personale della Gendarmeria sammarinese aveva già permesso di individuare un primo magazzino illegale utilizzato per lo stoccaggio e la successiva vendita, in Italia e all’estero, di sostanze dopanti e stupefacenti.