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martedì 10 Dicembre 2024
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Aleotti (Menarini): “Farmaci, servono incentivi per riportare produzione in Italia”

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Roma, 7 luglio – Rendere l’Italia più attrattiva per la ricerca e la produzione nel settore farmaceutico è possibile, basta “mettere in piedi una serie di incentivi”. Ne è convinta Lucia Aleotti, azionista e membro del board del Gruppo Menarini e vicepresidente di Farmindustria (nella foto), che ha affrontato l’argomento parlando con i  giornalisti in occasione della cena di gala del Premio Fair Play Menarini a Firenze.

“Penso a quello che è stato fatto con il patent box negli scorsi anni ed è qualcosa di estremamente importante. Oppure il credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo” ha detto Aleotti. “Per quanto riguarda la produzione, è necessario incentivare le strutture produttive che vogliono localizzarsi in Italia, anche attraverso politiche comunitarie che cessino di guardare gli investimenti in quest’area come aiuti di Stato. Ma in tutte le maniere cercare di localizzare il più velocemente possibile il maggior numero di produzioni all’interno dell’area europea”.

La questione della carenza di alcuni farmaci, ha quindi evidenziato Aleotti, “ha motivazioni complesse che vanno dalle catene produttive estremamente lunghe al fatto che, per la pressione continua sui prezzi che si è verificata negli ultimi 20 anni, le autorità hanno sempre spinto per abbassare il prezzo dei farmaci. E questo li ha resi incompatibili con la produzione in Italia. Logicamente, delocalizzando le strutture produttive alcuni farmaci hanno più difficoltà ad arrivare in Italia. Ed è per questo che dico che è importate arrivare ad una ‘inversione a U’ di queste tendenze e riportare il prima possibile quanto necessario per la salute del futuro”.

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