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domenica 24 Settembre 2023
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Gimbe, attuazione Missione Salute del Pnrr: “Speso solo lo 0,5% dei fondi già assegnati”

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Roma, 14 luglio – I soldi ci sono, e tanti  (15.625,5 milioni di euro), ma ne sono stati spesi meno di  79 milioni,  ovvero lo 0,5% della disponibilità. Questo il rilievo di maggior peso che emerge dalla nota diffusa ieri con la quale la Fondazione Gimbe prova a fare il punto sul tema degli investimenti del Pnrr sul capitolo Salute, raccogliendo e valutando  i dati aggiornati, dai quali scaturisce più di una preoccupazione per il futuro.

“Al fine di fornire un quadro oggettivo della situazione, di informare i cittadini ed evitare strumentalizzazioni politiche” chiarisce Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe (nella foto) “nell’ambito delle attività del nostro Osservatorio sul Servizio sanitario nazionale abbiamo effettuato un monitoraggio indipendente dello status di avanzamento della Missione Salute del Pnrr”.

Monitoraggio che è stato effettuato sulle scadenze di traguardi e obiettivi sia europei sia nazionali(questi ultimi costituiscono step intermedi che non condizionano l’erogazione dei fondi da parte dell’Europa). Tuttavia, “se il mancato rispetto delle scadenze nazionali non influenza direttamente l’erogazione delle rate” commenta Cartabellotta “rappresenta comunque una spia rossa di rallentamenti nell’attuazione dei vari progetti, aumentando il rischio di non raggiungere le correlate scadenze europee”.
Primo rilievo: i dati relativi all’andamento sull’attuazione del Piano disponibili sul sito web Italia Domani sono aggiornati al 4° trimestre 2022 per tutte le Missioni. È inaccettabile  che la piattaforma di riferimento pubblica per monitorare lo stato di attuazione del Pnrr non venga aggiornata da oltre 6 mesi” commenta Cartabellotta. Anche perchè si può fare meglio, come dimostra il sito Pnrr del ministero della Salute, che risulta sostanzialmente aggiornato in tempo (al 15 giugno 2023).
Al 30 giugno 2023 tutte le scadenze europee risultano rispettate ad eccezione di un obiettivo che solo a uno sguardo superficiale può apparire di scarso rilievo e importanza. Si tratta della “Assegnazione di 1.800 borse di studio per la formazione specifica in Medicina generale”, destinate alla formazione dei nuovi medici di famiglia. “A fronte di risorse ripartite alle Regioni nell’ottobre 2022″  spiega Cartabellotta “a oggi non risulta alcuna assegnazione delle borse di studio. Senza entrare nel merito delle sinergie e delle relative responsabilità di Governo e Regioni, di fatto l’obiettivo non risulta raggiunto come riportato sul sito del ministero della Salute. Rilevante segnalare” aggiunge il presidente di Gimbe “che la Terza relazione sullo stato di attuazione del Pnrr del governo non fa alcuna menzione delle scadenze nazionali non rispettate, nonostante siano regolarmente monitorate e rendicontate dal sito Pnrr Salute del ministero della Salute e rappresentino cruciali indicatori di monitoraggio intermedio per le Regioni e, a cascata, per le Aziende sanitarie”.
La Terza Relazione sullo stato di attuazione del Pnrr del governo, infatti, riporta che la maggior parte delle amministrazioni titolari ha raggiunto un livello di spesa inferiore alle previsioni: in particolare per la Missione Salute a fronte di uno stanziamento di 15.625,5 milioni di euro, sono stati spesi meno di 79 milioni di euro, ovvero lo 0,5% dei fondi. “Un dato – commenta Cartabellotta – che conferma i ritardi accumulati sulle scadenze nazionali e che potrebbe incidere sul raggiungimento degli obiettivi finali”.
Per la Missione Salute la Terza Relazione sullo stato di attuazione del Pnrr del governo ha identificato criticità per eventi e circostanze oggettive su tre obiettivi: “Casa della Comunità e presa in carico della persona”, “Ospedali di Comunità” e “Verso un ospedale sicuro e sostenibile”. Le criticità segnalate riguardano l’aumento dei costi, anche per scarsità di materiali, lo squilibrio tra offerta e domanda, gli investimenti non attrattivi e l’impreparazione del tessuto produttivo. “Dalla classificazione delle criticità e dagli esempi riportati”  evidenzia Cartabellotta “non è affatto chiaro se si tratti di situazioni che hanno già condizionato lo status di avanzamento dei progetti, oppure se costituiscano ostacoli dal potenziale impatto sulle scadenze future”.
“Al 30 giugno 2023 l’attuazione della Missione Salute fa registrare una sola scadenza europea non rispettata, ovvero l’assegnazione di 1.800 borse di studio per la formazione specifica in Medicina generale” concludeil presidente di Gimbe. “Un ritardo che potrebbe essere anche conseguente a co-responsabilità delle Regioni per mancata pubblicazione dei bandi. Dalla nostra analisi emergono però altri elementi degni di nota. Innanzitutto, il mancato rispetto di numerose scadenze nazionali relative non solo a giugno 2023, ma anche a marzo 2023 e a dicembre 2022; ritardi peraltro non segnalati né dal sito Italia Domani, né dalla Terza Relazione sullo stato di attuazione del Pnrr del governo, le cui modalità di rendicontazione pubblica non seguono le scadenze nazionali. In secondo luogo, la quantità irrisoria di fondi effettivamente già spesi (0,5%), che in larga misura dipende dai ritardi accumulati sulle scadenze nazionali. Infine, la revisione degli obiettivi intermedi della quarta rata non riguarda gli interventi della Missione 6 di cui è titolare il ministero della Salute”.

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