Roma, 21 luglio – Incentivare a livello nazionale ed europeo tutti gli strumenti che consentano di sviluppare e consolidare la produzione farmaceutica in Italia, in particolare di quei farmaci di maggior uso che sono alla base dell’80% delle terapie per le malattie croniche in Italia e in Europa. Questa la dichiarazione di intenti espressa ieri dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso (a destra nella foto, insieme al ministro della Salute Schillaci), al termine della seconda seduta del tavolo farmaci convocato ieri mattina nella sede del Mimit.
Parole che sono state “particolarmente apprezzate” da Fabio Torriglia (nella foto), vicepresidente di Egualia, l’associazione delle aziende produttrici di equivalenti, biosimilari e value added medicines. “Il tessuto industriale delle nostre imprese e di tutti i nostri partner del conto terzi in Italia è la spina dorsale della produzione farmaceutica ed è indubbiamente centrale riuscire ad avere sia strumenti che consentano di avere il necessario supporto alla ricerca e sviluppo, sia strumenti che rafforzino la produzione industriale” ha detto il rappresentante di Egualia, commentando a caldo le dichiarazioni del ministro. “Su questo le aziende di Egualia sono pronte a fare la loro parte in termini di investimenti se il quadro degli strumenti e degli incentivi che verranno messi a disposizione delle imprese sia a livello nazionale che europeo andrà in questa direzione. Serve però programmare rapidamente una nuova governance per il nostro settore, senza la quale gli investimenti produttivi rischiano di virare verso altri Paesi maggiormente attrattivi”.
Al riguardo, Torriglia ha definito “importantissime” le parole spese dal ministro della Salute Orazio Schillaci sulla governance farmaceutica, questione ormai pubblicamente riconosciuta come prioritaria anche a livello governativo. “Sicuramente chiediamo che in questo ragionamento sia considerato centrale ogni sforzo per la sostenibilità di tutti i farmaci a basso costo di uso consolidato, dispensati nelle farmacie e negli ospedali” afferma in una nota il vicepresidente di Egualia. “Serve necessariamente adeguare la governance affinché questi prodotti tornino a essere sostenibili: per questo abbiamo presentato alcune ipotesi concrete di intervento. Infine abbiamo ribadito come, in quest’ottica, sia prioritario intervenire per ridurre in maniera sostanziale il peso sostenuto dalle imprese per il pay back sulla spesa per gli acquisti diretti che per il nostro settore raggiunge il massimo della stortura, essendo i nostri farmaci acquistati in gara al massimo ribasso”.
“Rendere sostenibili le forniture farmaceutiche pubbliche” conclude Torriglia “significa mettere in campo un insieme composito di misure: il metodo di lavoro scelto dai m,inistri Urso e Schillaci va in questa direzione e noi lo sosterremo convintamente”.