Roma, 28 luglio – Oltre un miliardo e 300 milioni di euro, di cui più di 500 milioni per progetti già in essere, sono il consistente “tesoretto” messo a disposizione per il nuovo Fascicolo sanitario elettronico, ovvero la “carta d’identità” e molto altro ancora di ogni cittadino, l’imprescindibile strumento che registrerà – passo dopo passo e senza tralasciare nulla – tutte le informazioni relative alla storia sanitaria di ogni cittadino del Paese, dalle vaccinazioni effettuate alle prescrizioni specialistiche e farmaceutiche, passando per gli accessi alle strutture del Ssn e più in generale tutto quello che ha a che fare con la nostra salute. Il documento permetterà così di condividere la propria storia sanitaria con i professionisti sanitari, a tutto vantaggio di na relazione terapeutica migliore e pun servizio più efficace ed efficiente.
Secondo quanto riferito ieri da quotidianosanita.it, è ormai pronto il testo del provvedimento (un decreto “in coproduzione” tra ministero della Salute, Mef e Dipartimento per la trasformazione digitale e l’innovazione tecnologica) che renderà finalmente operativo il Fse, ovviamente una volta che avrà passato il vaglio delle Regioni e ottenuto il via libera (mentre è stato già incassato quello del Garante della privacy).
Questi i dati e i documenti, compresi quelli relativi a prestazioni e servizi fruiti al di fuori del Ssn, che saranno contenuti dal nuovo Fse: a) dati identificativi e amministrativi dell’assistito (esenzioni per reddito e patologia, contatti, delegati); b) referti di laboratorio, c) verbali pronto soccorso; d) lettere di dimissione; e) profilo sanitario sintetico; f) prescrizioni specialistiche e farmaceutiche; g) cartelle cliniche; h) erogazione farmaci a carico Ssn e non a carico SSN; i) vaccinazioni; j) erogazione di prestazioni di assistenza specialistica; k) taccuino personale dell’assistito; l) dati delle tessere per i portatori di impianto; m) lettera di invito per screening.
Nel Fse troverà spazio anche il cosiddetto Profilo sanitario sintetico, ovvero il documento socio-sanitario informatico redatto e aggiornato dal medico di medicina generale (o dal pediatra di libera scelta) che riassume la storia clinica dell’assistito e la sua situazione sanitaria corrente conosciuta. Inoltre, una sezione riservata del Fse ospiterà il taccuino personale dell’assistito, l’unico che, in via esclusiva o attraverso un suo delegato, potrà inserire, modificare ed eliminare dati, anche generati dai dispositivi medici e/o wearable, e documenti personali relativi ai propri percorsi di cura, ed eventualmente altre informazioni integrative inserite sempre in via diretta e personale.
Tra le novità, una riguarda l’accesso in emergenza a una struttura sanitaria. In caso di impossibilità fisica, incapacità di agire o incapacità di intendere o di volere dell’interessato e di rischio grave, imminente e irreparabile per la salute o l’incolumità fisica dell’interessato che non abbia espresso il consenso alla consultazione dei dati del proprio Fse, gli operatori del Ssn e dei servizi socio-sanitari regionali, nonché gli esercenti le professioni sanitarie, possono accedere prioritariamente al profilo sanitario sintetico del medesimo interessato e, ove necessario, agli ulteriori dati e documenti del Fse, ad eccezione dei dati e documenti per i quali l’assistito abbia richiesto l’oscuramento, solo dopo averne verificato l’incapacità fisica o giuridica di esprimere il consenso, per il tempo strettamente necessario ad assicurare allo stesso le indispensabili cure e, in ogni caso, fino a quando l’interessato non sia nuovamente in grado di esprimere la propria volontà al riguardo.
Alla corretta alimentazione e all’aggiornamento del Fse con dati e documenti riferiti all’assistito, nei limiti di responsabilità e dei compiti loro assegnati, sono abilitati a concorrere: a) le aziende sanitarie locali, le strutture sanitarie pubbliche del Ssn e dei servizi socio-sanitari regionali e i Sasn (i Servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile), attraverso le diverse articolazioni organizzative; b) le strutture sanitarie accreditate con il Ssn e i servizi socio-sanitari regionali; c) le strutture sanitarie autorizzate; d) gli esercenti le professioni sanitarie, anche convenzionati con il Ssn, quando operano in autonomia.
Può accedere in consultazione al Fse per la finalità di cura, fermo restando il rispetto dei diritti dell’assistito, il personale sanitario secondo i ruoli e i profili di autorizzazione e, in particolare: a) il Mmg/Pls, per la durata dell’assistenza, o il medico sostituto, per la durata della sostituzione; b) il medico, diverso dalla precedente lettera a), avente in cura l’assistito per visite o esami o per il ricovero, limitatamente al tempo in cui si articola il processo di cura, previa dichiarazione che tale processo di cura è in atto al momento della consultazione del Fse e assunzione della relativa responsabilità da parte del medesimo personale sanitario; c) l’infermiere/ostetrica, limitatamente al tempo in cui si articola il processo di cura, previa dichiarazione che tale processo di cura è in atto al momento della consultazione del Fse e assunzione della relativa responsabilità da parte del medesimo personale sanitario; d) il farmacista; e) il personale amministrativo, limitatamente alle sole informazioni amministrative strettamente necessarie per assolvere le funzioni cui è preposto.
L’accesso al Fascicolo sanitario elettronico, per contro, è sempre escluso per i soggetti operanti in ambito sanitario che non perseguono finalità di cura quali periti, compagnie di assicurazione, datori di lavoro, associazioni o organizzazioni scientifiche, organismi amministrativi anche operanti in ambito sanitario, personale medico nell’esercizio di attività medico legale quale quella per l’accertamento dell’idoneità lavorativa o per il rilascio di certificazioni necessarie al conferimento di permessi o abilitazioni.
I dati e i documenti presenti nel Fse sono sempre consultabili, oltre che dall’assistito, dai soggetti che li hanno prodotti.
In previsione dell’ormai prossima approvazione del decreto con la nuova versione del Fse, il Dipartimento per la trasformazione digitale, in collaborazione con Assinter Italia, lha intanto lanciato, giusto due giorni fa, un grande piano di formazione sul nuovo strumento e il suo utilizzo, rivolto a tutto il personale del Ssn, medici, infermieri e operatori sanitari, amministrativi e tecnici della sanità.
Le Regioni – informa una nota del Dipartimento guidato dal sottosegretario Alessio Butti – potranno avvalersi delle società ICT in-house e dell’Academy di Assinter Italia (a cui parteciperanno nove fra le maggiori università italiane) per lo sviluppo del piano che prenderà il via a settembre 2023.
“Il protocollo d’intesa” ha dichiarato al riguardo Butti “rappresenta un passaggio importante per una piena conoscenza e utilizzo del Fascicolo sanitario elettronico e dei servizi che offre ai medici e cittadini, assicurando allo stesso tempo un momento di collaborazione tra il Dipartimento, le Regioni e i territori con un importante ruolo tecnologico svolto dalle società in house regionali”.