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domenica 24 Settembre 2023
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Team di ricercatori USA scopre “interruttore” che accende la diffusione del tumore

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Roma, 28 luglio – Un team di ricercatori della Keck School of Medicine dell’Università della Southern California (USC) ha messo in luce il ruolo cruciale della proteina regolata dal glucosio da 78 kDa (Grp78) nel processo di metastasi delle cellule tumorali. La scoperta apre scenari che potrebbero essere di straordinaria importanza e aprire nuove e importanti prospettive terapeutiche per combattere la diffusione del tumore.

Secondo quanto riferisce una nota della stessa Keck School, i ricercatori statunitensi – utilizzando sofisticate tecniche di microscopia non invasiva per esplorare l’interno delle cellule viventi – hanno individuato situazioni in cui la proteina Grp78 si sposta dal citoplasma al nucleo, interagendo con il Dna in modi finora sconosciuti. Il fenomeno ha dimostrato di influenzare notevolmente il comportamento delle cellule tumorali, rendendole più mobili e invasive, facilitando così la diffusione del cancro.

Amy Shiu Lee, PhD | Keck School of Medicine of USC“Il nostro studio rivela un meccanismo molecolare attraverso cui le cellule tumorali rispondono allo stress attraverso la traslocazione nucleare di GRP78/BiP, acquisendo un ruolo di regolatore trascrizionale” hanno commentato i ricercatori Ze Liu e Amy Shiu Lee (nella foto),  autori principali della scoperta. “Questo consente alle cellule di adottare un fenotipo invasivo e influenzare altri percorsi all’interno del tumore”.

Gli esperimenti hanno inoltre dimostrato che quando la proteina Grp78 entra nel nucleo delle cellule tumorali, queste acquisiscono una maggiore mobilità e invasività, promuovendo attivamente la diffusione del tumore. L’avere scoperto questo meccanismo apre nuove possibilità per combattere il cancro, poiché potrebbe consentire lo sviluppo di terapie in grado di agire sulla proteina Grp78 per bloccare la sua traslocazione nel nucleo e ridurre così la mobilità delle cellule tumorali.

Uno degli aspetti più promettenti della scoperta dei ricercatori della Keck School della Usc è che potrebbe portare allo sviluppo di inibitori specifici di Grp78/BiP come opzioni terapeutiche per sopprimere il fattore di crescita epidermico dell’Egfr in diverse cellule tumorali del polmone umano. Questo approccio terapeutico potrebbe rappresentare una nuova speranza per i pazienti affetti da tumori polmonari senza la necessità di mirare a mutazioni specifiche.

In conclusione, la scoperta della proteina Grp78 come regolatore cruciale nel processo di metastasi delle cellule tumorali offre una nuova prospettiva nel campo della ricerca oncologica. Lo studio di cui si è appena riferito potrebbe aprire la strada a terapie mirate più efficaci contro il cancro e gettare le basi per un futuro più promettente nella lotta contro una malattia che è ancora la seconda causa di morte (il 29 per cento di tutti i decessi per malattia) dopo le malattie cardiovascolari.

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