Roma, 5 settembre – “Con il Governo c’è un dialogo positivo e costruttivo che vogliamo rendere ancora più produttivo in vista dell’autunno, lavorando sull’attrattività e sicurezza del Paese e assicurando lo sblocco delle riforme: dal superamento del payback (1,3 miliardi che le aziende pagano ogni anno) all’avvio della nuova Aifa, fino alle filiere delocalizzate e ai troppi tagli sui prezzi dei farmaci rimborsabili”.
Ad affermarlo, facendo il punto sulle prospettive del pharma per l’autunno, è il presidente di Farmindustria Marcello Cattani (nella foto), intervistato dall’agenzia Adnkronos Salute.
Apprezzato, in particolare, l’impegno dell’esecutivo sul fronte della tutela della proprietà intellettuale: “Il Governo fa bene a difendere alcune posizioni in Italia e in Europa” afferma Cattani, “sta alzando la testa nel panorama internazionale nel difendere l’eccellenza italiana nella produzione e nell’export. L’obiettivo comune è rendere l’Italia più sicura”.
Il presidente di Farmindustria fa riferimento all’ipotesi avanzata dalla Commissione europea di riforma della legislazione europea sui farmaci che, secondo l’associazione di categoria, “indebolisce la proprietà intellettuale e quindi la competitività e la qualità delle cure, con rischi anche per la salute dei cittadini”.
Il presidente di Farmindustria è anche voluto tornare su uno dei temi caldi degli ultimi mesi, quello della difficoltà di trovare alcuni farmaci sul mercato nazionale, questione che però è sembra essersi decisamente ridimensionata (almeno a livello di clamore mediatico) nel corso dell’estate.
Cattani chiarisce che se non si parla più della indisponibilità di alcune referenze farmaceutiche il motivo va ricercato nella stagionalità dei medicinali. “Le aziende si stanno impegnando per cercare di aumentare la produzione di farmaci per il fabbisogno del Paese” ha detto il presidente di Farmindustria “ma dobbiamo anche aiutarle.Ci sono categorie di farmaci di ampia diffusione che hanno un valore terapeutico e clinico importante per i cittadini, gli antipertensivi, i neurologici, gli antibiotici, che hanno visto nel corso degli anni un taglio nel valore del prezzo rimborsato. Questa politica” afferma Cattani “non è più compatibile con l’inflazione o con il cambio euro-dollaro, quest’ultimo impatta molto nei costi degli imballaggi, ad esempio”.
Sulla carenza dei farmaci “c’è un tavolo di confronto già attivato”, ricorda ancora il presidente di Farmindustria, rassicurando sulla continuità dell’impegno e “continueremo anche in autunno il confronto per l’obiettivo di rendere i farmaci disponibili. Quello delle carenze però è un tema complesso e strutturato, l’Aifa negli anni ha tagliato i prezzi dei farmaci rimborsati e questo ci espone al rischio che altri Paesi vengano in Italia a comprare le medicine”.
Serve una giusta valorizzazione del valore di ciò che produce il settore, ribadisce Cattani, a giudizio del quale “per aumentare la produzione servono stabilimenti che non si realizzano in poco tempo, ma hanno bisogno di alta tecnologia e molte autorizzazioni. Diversamente da altri settori industriali”.