Roma, 11 settembre – Il fenomeno della vendita su canali illegali (come i siti web non autorizzati) di prodotti utilizzati nei trattamenti di medicina estetica e di farmaci a base di semaglutide, indicati per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito di tipo 2, deve aver ormai raggiunto una certa consistenza se Aifa, a seguito dell’aumento delle segnalazioni e delle informazioni ricevute da cittadini, associazioni, aziende e altre autorità nazionali e internazionali ha ritenuto necessario, considerata la sua pericolosità, dedicargli una nota informativa, pubblicata sul sito istituzionale lo scorso 8 settembre.
La nota, spiega l’agenzia regolatoria nazionale, ha lo scopo di assicurare “un’informazione trasparente sui fenomeni illegali, nella certezza che la corretta comunicazione, generando consapevolezza su casistiche talvolta poco conosciute, rappresenti un importante strumento a tutela della salute pubblica e di ogni cittadino-paziente”.
Con lo stesso scopo, l’agenzia ha realizzato di recente anche una campagna informativa diffusa sui canali Social (Campagna Aifa per acquisto farmaci attraverso canali sicuri).
La nota informativa di Aifa si preoccupa in primo luogo di segnalare come sia indispensabile la collaborazione di tutti (privati cittadini, professionisti della sanità, aziende e associazioni) “affinché i casi sospetti siano costantemente segnalati ad Aifa e al Comando Carabinieri tutela della salute-Nas, perché possano mettere in atto ogni misura necessaria a contrastare fenomeni illegali che mettono a rischio la salute dei cittadini. Sulla base delle segnalazioni e delle informazioni riguardanti casi di vendita di medicinali da canali illegali come i siti web non autorizzati, portati all’attenzione di Aifa da parte di cittadini, associazioni, aziende e altre autorità nazionali e internazionali, è stato possibile rilevare alcune casistiche emergenti che riguardano, in particolare, i prodotti utilizzati nei trattamenti di medicina estetica e i farmaci a base di semaglutide, indicati per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito di tipo 2”
Nel dettaglio, scrive ancora l’Aifa, per quanto attiene ai prodotti di medicina estetica “le segnalazioni di casi di vendita illegale e/o di falsificazione riguardano, nella gran parte dei casi, soluzioni iniettabili per il viso come per esempio la tossina botulinica, una proteina neurotossica utilizzata per uso terapeutico ed estetico, e i filler dermici a base di acido ialuronico (Ha), una sostanza naturale che dona volume alla pelle. Dagli approfondimenti effettuati è stato rilevato come questi prodotti, pubblicizzati su siti web o sulle piattaforme social, siano stati utilizzati (e dunque acquistati) da medici privi di abilitazione in numerose cliniche non autorizzate sul territorio nazionale”.
La tossina botulinica, si preoccupa di evidenziare l’Aifa, “è un farmaco soggetto a obbligo di prescrizione e deve essere somministrato da medici in possesso delle abilitazioni previste per legge e delle specifiche competenze professionali. Per quanto riguarda i filler dermici, pur trattandosi di dispositivi medici e non di medicinali, anche questi devono essere comunque prescritti e somministrati da medici abilitati con specifiche competenze professionali. La medicina estetica è una branca della medicina – precisa l’agenzia – e pertanto deve essere praticata solo da medici professionisti ed esperti. Le tipologie di prodotto in esame non possono essere acquistate online, né da strutture sanitarie né da privati cittadini. Come già evidenziato, le analisi effettuate su questi prodotti acquistati online ne hanno rilevato la falsificazione”.
Non sono certamente meno importanti le problematiche rilevate a proposito dei farmaci a base di semaglutide. “La loro falsificazione rappresenta un’ulteriore casistica emergente e altrettanto pericolosa” spiega l’agenzia. “In Italia questo principio attivo è contenuto nel medicinale Ozempic, di cui è titolare Novo Nordisk A/S, commercializzato con obbligo di prescrizione medica (e dunque non vendibile o acquistabile online) in diversi confezionamenti e indicato per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito di tipo 2 non adeguatamente controllato, in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico. Tale tipologia di medicinale è inoltre utilizzata off label per la perdita di peso. Un aumento della domanda di questo farmaco da parte dei pazienti” ricorda Aifa nella sua nota “avrebbe determinato da un lato stati di carenza, e dall’altro un aumento dell’offerta illegale sul web del prodotto non originale, come di recente riportato in una informativa diffusa dall’Organizzazione mondiale della sanità e condivisa con le autorità regolatorie nazionali, nella quale l’Oms ha evidenziato l’incremento registrato nelle segnalazioni riguardanti il rinvenimento di versioni falsificate di farmaci contenenti semaglutide, allertando rispetto alla possibilità che versioni falsificate siano vendute attraverso canali non autorizzati, incluse le piattaforme dei social media”.
Aifa sottolinea che anche altre autorità nazionali, non solo europee, hanno condiviso alert su questi prodotti, come quelle di Svizzera, Croazia, Polonia, Brasile e Sudafrica, Per quanto riguarda il primo paese, in particolare, Aifa riferisce che nel luglio 2023 Swissmedic, l’autorità regolatoria elvetica, “ha reso noto, anche attraverso il proprio sito istituzionale, come in Svizzera siano stati registrati numerosi ricoveri causati dall’assunzione di versioni falsificate del medicinale Ozempic, acquistate dai pazienti attraverso siti web non autorizzati alla vendita di medicinali. Per quanto riguarda le segnalazioni ricevute dall’autorità svizzera, le investigazioni hanno evidenziato, in un caso in particolare, come nella confezione di Ozempic acquistata online non fosse presente il farmaco originale, ovvero la penna pre-riempita a base del principio attivo semaglutide, ma una penna contenente invece il principio insulina, la cui somministrazione è stata causa del verificarsi di ipoglicemia acuta dovuta al sovradosaggio di insulina, un evento molto pericoloso per la vita dei pazienti e che richiede un trattamento immediato”.
Anche gli altri Paesi prima elencati hanno diramato alert e comunicazioni “a seguito del rinvenimento di confezioni falsificate di farmaci a base di semaglutide”.
“Sebbene i casi sopra illustrati riguardino due diverse tipologie di prodotto” conclude l’Agenzia nazionale del farmaco “per entrambi possono ritenersi valide le medesime considerazioni rispetto ai prodotti acquistati illegalmente online: non è possibile stabilire da dove provengano, chi li abbia prodotti, attraverso quali processi/sostanze e come siano stati conservati. Rappresentano dunque un serio pericolo per la salute. Preme al contempo sottolineare che l’assetto della filiera legale italiana, produttiva e distributiva, rende di fatto quasi impossibile l’infiltrazione di prodotti falsificati” conclude quindi Aifa “che trovano invece diffusione solo attraverso canali illegali come i siti web non autorizzati e le piattaforme social”.