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domenica 24 Settembre 2023
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Federsanità, Frittelli: “Dall’informazione un contributo necessario per il sistema salute”

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Roma, 14 settembre – È cominciata ieri e si concluderà oggi a Roma, ospitata dall’azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata, la seconda edizione degli Stati Generali della Comunicazione per la Salute promossa da Federsanità – Confederazione delle Federsanità Anci Regionali, in collaborazione con PA Social.

Obiettivo della seconda edizione dell’iniziativa è quello di definire i cardini di un piano di comunicazione, da declinare nei territori, che permetta di coinvolgere operatori, istituzioni, associazioni di categoria, cittadini nella grande impresa di informare e sensibilizzare correttamente l’opinione pubblica nazionale sulla “rivoluzione” del Servizio nazionale perseguita dal Pnrr con l’obiettivo di assicurare al Paese un sistema sanitario che continui a rappresentare, nel mondo, un’eccellenza nella risposta ai bisogni di salute dei suoi assistiti.

Impresa in verità non semplice e che richiede appunto la partecipazione di molti soggetti: comunicatori, giornalisti, social media manager, chiamati a mettersi in campo per  moltiplicare, attraverso canali personali, tradizionali e media, gli effetti e quindi l’efficacia delle azioni previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, contribuendo a diffondere con  messaggi chiari la visione, i progetti e le azioni condivise necessarie affinché il Pnrr  possa produrre, grazie al contributo di tutti, i migliori effetti per la sanità e quindi per il Paese tutto.

Proprio a questo fine Federsanità ha raccolto a Roma tutti i responsabili della comunicazione delle aziende sanitarie e ospedaliere d’Italia, per un momento di formazione e di lavoro che alternerà interventi istituzionali e tavoli di confronto al fine di rafforzare nei professionisti la consapevolezza e la conoscenza necessaria ad affiancare le direzioni strategiche, ma anche la governance degli altri enti che vorranno partecipare, in una sorta di “alleanza” tra professionisti, tra livelli istituzionali, ma anche tra pubblico e privato che operano congiuntamente nello stesso ambito.

Obiettivo della seconda edizione degli Stati Generali della Comunicazione per la Salute è la costituzione di un Tavolo tecnico per affiancare le istituzioni nazionali nella definizione di un piano operativo di comunicazione, finalizzato ad accompagnare il cambiamento delineato dalle Missioni 5 e 6 del Pnrr. Uno strumento che sarebbe di importanza decisiva, perché scegliere di fare comunicazione per la salute significa scegliere la cultura della salute, come ha ampiamente dimostrato anche l’emergenza pandemica.
Partner autorevolissimi di FederSanità nell’iniziativa sono l’Iss, l’Agenas, l’Anci, la Fnomceo, la Fofi, la Fnopi, la federazione dei Tsrm, il, Cnoas e Formez, oltre tutte le principali istituzioni nazionali (ministero della Salute, ministero del Lavoro e politiche sociali, Conferenza delle Regioni, Regione Lazio, Aran) che hanno concesso il patrocinio all’evento e agli autorevoli relatori (accademici, tecnici ed esperti) che da ieri hanno cominciato a succedersi nel corso della due giorni di lavori.
”Le istituzioni possono anche scegliere il silenzio ma i cittadini cercano le loro verità, si costruiscono le loro opinioni” ha affermato la presidente nazionale Federsanità e direttore generale Ao San Giovanni Addolorata, Tiziana Frittelli (nella foto). “E le Aziende sanitarie, così come tutte le pubbliche amministrazioni, hanno la responsabilità di riempire in modo corretto questo vuoto per promuovere nei cittadini idee e, quindi, comportamenti a garanzia della propria salute e di quella degli altri. Il contrario è la diffidenza. Si tratta di una scelta etica”.
”Quello dei professionisti della comunicazione per la salute è un mestiere delicato” ha proseguito Frittelli “che richiede competenza, rigore e passione per l’umano. Perché la comunicazione passa dall’ascolto e dal rispetto dell’altro: della sua fragilità, delle sue paure, del suo contesto socio culturale, del suo livello di scolarizzazione e quindi di comprensione. Tutte variabili che chi si occupa di comunicazione deve conoscere e considerare per costruire messaggi e campagne efficaci. Per contribuire, a suo modo, alla sostenibilità dell’intero sistema dei servizi di assistenza e cura della persona”.
”L’informazione è, infatti, anche un determinante di salute. Si ammala di più chi meno accede alle cure” ha detto ancora la presidente di Federsanità. “Una persona ben informata ha un approccio proattivo ai servizi e positivo al personale sanitario. Tema importante anche nel contrasto alle aggressioni. Favorisce l’equità d’accesso alle cure: uno dei principali tarli del nostro tempo”.
”Ed è grazie all’informazione e alla comunicazione persuasiva, prima di tutto tra i giovani, realizzata con i loro linguaggi” ha aggiunto Frittelli “che favoriremo nei nostri cittadini di domani la sensibilità alla prevenzione, l’importanza dell’aderenza alle terapie, agli screening e ai follow up. Ed è confermato dai fatti che le migliori performance, l’efficacia e l’efficienza sono proprio nelle realtà dove maggiore è il trasferimento di informazioni e buone pratiche e migliore è il clima organizzativo”.
”Solo se impareremo, insieme, l’importanza della comunicazione per la salute” ha quindi concluso concluso Frittelli “potremmo contribuire alla salvaguardia del nostro Servizio sanitario nazionale, uno dei beni più preziosi del nostro Paese. Se sapremo comunicarlo, in ogni occasione, sarà più facile in ogni sede riuscire a difenderlo e a essere protagonisti del suo cambiamento innovativo’‘.

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