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domenica 24 Settembre 2023
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Farmacieunite: “Case comunità, o in rete con farmacie, mmg e territorio o non servono”

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Roma, 18 settembre – Le farmacie offrono alla popolazione uno straordinario servizio strutturato, altamente informatizzato e capillare sul territorio e per questo motivo dovranno essere parte integrante al funzionamento delle Case di Comunità che avranno un bacino d’utenza di 50 mila abitanti”.

Approfittando del “gancio” offerto alle dichiarazioni della presidente della Federazione degli infermieri, Barbara Mangiacavalli, in occasione degli Stati generali della comunicazione per la salute organizzati da Federsanità e tenutisi a Roma il 13 e 14 settembre, Federico Conte, presidente di Farmacieunite (nella foto), torna sulla questione sollevata dalla massima rappresentate della professione infermieristica. Che, per sintetizzare, aveva affermato che  “da sole le Case di comunità non possono garantire un servizio di prossimità sul territorio”.

“Siamo perfettamente in linea con il pensiero della Mangiacavalli” afferma Conte in un comunicato diffuso nel fine settimana alle testate di categoria. “Per servire efficacemente un bacino d’utenza così ampio, le Case di comunità dovranno necessariamente far rete con i servizi territoriali come farmacie, medici di famiglia, pediatri, strutture accreditate, e se così non sarà rischiamo di ritrovarci delle ‘cattedrali nel deserto’, nate da ingenti investimenti pubblici ma non funzionanti“.

“È noto, e tutti i nostri studi e ricerche lo confermano” aggiunge il presidente di Farmacieunite “che il ruolo, le attività, le competenze, il servizio di prossimità delle farmacie, sono ampiamente riconosciuti e apprezzati dalla popolazione, e oltre a questo va considerato che le nostre attività sono sempre più ‘farmacie dei servizi’. È quindi evidente che, per garantire la prossimità, dovrà essere imprescindibile una rete di servizi sanitari e socio-assistenziali a tutto campo, con una collaborazione diretta e virtuosa”.

“Farmacieunite” conclude Conte “si rende disponibile ad avviare un dialogo costruttivo che possa contribuire a massimizzare il funzionamento di queste nuove realtà che stanno nascendo in tutta Italia“.

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