Roma, 26 settembre – “Dal farmacista e dalla ‘nuova farmacia’ può giungere un contributo decisivo per risolvere alcune delle questioni più urgenti da affrontare per il Ssn: dalle liste d’attesa agli accessi impropri ai presidi ospedalieri e i Pronto soccorso che aumentano le iniquità di salute, dal crescente fenomeno dell’antibiotico-resistenza alla scarsa adesione agli interventi di prevenzione primaria e secondaria che si traducono in peggiori condizioni di salute per la popolazione e in un aggravio dei costi sanitari”.
Ad affermarlo, in occasione della Giornata mondiale dei farmacisti, celebrata ieri 25 settembre, è stato il presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani dice Andrea Mandelli (nella foto).
“Questa Giornata è un’occasione per celebrare i risultati raggiunti da tutta la comunità professionale ma soprattutto per promuovere il valore e il potenziale dei farmacisti nel migliorare l’assistenza sanitaria e l’accesso alle cure” ha detto il presidente della federazione professionale commentando il significato e gli obiettivi della ricorrenza voluta e istituita nel 2009 dalla Fip, la Federazione internazionale dei farmacisti. “Abbiamo fatto moltissimo e possiamo fare ancora di più, valorizzando la nostra presenza all’interno delle équipe multidisciplinari, sul territorio così come in ospedale. Per realizzare questi obiettivi, è necessario consolidare il modello di assistenza territoriale delineato nel Dm 77, che si fonda sulla prossimità, che non è solo vicinanza fisica ma anche attenzione ai bisogni delle persone, sulle sinergie interprofessionali e sull’applicazione diffusa delle tecnologie digitali”. “I farmacisti e la rete delle farmacie territoriali sono una risposta concreta all’esigenza di prossimità della presa in carico, soprattutto per una popolazione che invecchia e che ha bisogno di un monitoraggio continuo delle condizioni di salute e dell’aderenza terapeutica” ha aggiunto ancora Mandelli. “E ancora, la costante attività di counseling, la possibilità offerta ai cittadini di farsi vaccinare ‘sotto casa’ da un professionista di fiducia, così come di accedere con facilità ai farmaci e ai servizi sanitari – dagli screening, alle analisi di prima istanza, alle prestazioni di secondo livello come un Ecg o un holter cardiaco che in alcuni casi si rivelano interventi salvavita – sono tutte prerogative dei farmacisti che contribuiscono a ottimizzare l’assistenza sanitaria e farmaceutica, alleggerendo il peso su altri presidi e professionisti del servizio sanitario”.
Il presidente della Fofi ha quindi voluto ricordare che “dai farmacisti è arrivata anche una forte spinta alla digitalizzazione, sia per l’erogazione di nuovi servizi e prestazioni di telemedicina, sia sul fronte della dispensazione del farmaco con l’attivazione della ricetta elettronica. Una realtà che oggi, grazie al lavoro di squadra con i medici di medicina generale, consente ai pazienti cronici di ritirare in farmacia le confezioni di medicinale valide per trenta giorni di terapia, riducendo l’onere degli spostamenti per pazienti e caregiver e gli accessi agli ambulatori medici. Un esempio concreto – ha sottolineato Mandelli – della centralità del nostro ruolo nella rete dell’assistenza territoriale e del valore della collaborazione multi-professionale che, all’interno di un ecosistema digitale e integrato, può davvero fare la differenza, mettendo il paziente e le sue esigenze al centro”.
“I farmacisti sono sempre stati espressione di una politica del fare” afferma quindi Mandelli concludendo le sue riflessioni sulla Giornata mondiale della professione farmaceutica. “Un obiettivo che è stato al centro del progetto di evoluzione della professione che la Federazione ha percorso in questi anni, e che ha trovato riscontro anche nella recente riforma del corso di laurea, resasi necessaria per adeguare il nostro patrimonio di competenze al nuovo contesto. Con questa visione, abbiamo tracciato, insieme agli altri professionisti dell’area sanitaria, una rotta comune per realizzare quella sinergia che è la migliore risposta ai bisogni quotidiani delle persone”.
“L’auspicio, in questa Giornata internazionale del farmacista, è che il processo di trasformazione della sanità italiana e il consolidamento del nostro ruolo sul territorio e in tutti gli altri ambiti in cui siamo presenti, possano trovare rapida e concreta attuazione. Le risorse a disposizione richiedono di essere impiegate in modo efficiente e responsabile, nell’interesse degli italiani e delle future generazioni”.