Roma, 29 ottobre – Dopo mesi di discussioni e trattative è stato firmato ieri alla presenza della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (nella foto) e deì ministri delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, il patto anti-inflazione che per tre mesi garantirà prezzi bloccati su un paniere concordato di prodotti di prima necessità (alimentari ma anche prodotti di largo consumo, dell’igiene e per l’infanzia) venduti in supermercati e negozi, ma anche nelle farmacie e parafarmacie.
Sia l’elenco degli esercizi aderenti al patto sia quello relativo alle referenze commerciali interessate verranno subito pubblicati sul sito del Mimit, per permettere ai consumatori italiani di orientare le loro scelte di spesa.
“Questo patto è uno strumento attraverso cui lavoriamo insieme per calmierare i prezzi sui principali beni di largo consumo. Un’iniziativa che va al di là del valore economico, è un bel messaggio alla nazione, agli italiani, sulla capacità che l’Italia ha ancora nei momenti di difficoltà di lavorare insieme, di cercare di muoversi come una comunità per raggiungere degli obiettivi” ha detto la presidente del Consiglio Meloni alla firma del patto. “Penso sia la prima volta che tutto il sistema Italia, la filiera alimentare, dei beni di largo consumo, firma un patto con il governo per tenere sotto controllo i prezzi del carrello della spesa, per aiutare famiglie, soprattutto quelle in difficoltà”.
L’iniziativa si svolgerà nell’ultimo trimestre dell’anno, dal 1° ottobre al 31 dicembre, e sarà sostenuta e promossa da una campagna di comunicazione nazionale, avviata sempre dal Mimit, volta a informare la popolazione italiana. Lo stesso ministero fornirà alle associazioni firmatarie del “patto” blocca-prezzi un bollino e una vetrofania da esporre al pubblico, contenente il logo tricolore ministeriale e la dicitura “Trimestre anti-inflazione”.
Sarà anche costituito un tavolo di coordinamento e monitoraggio composto dai rappresentanti del ministero e delle sigle che hanno sottoscritto il “patto”, al fine di monitorare con cadenza mensile le attività oggetto dell’accordo. Sempre al Mimit sarà costituito un tavolo permanente, a cui parteciperanno anche le sigle che – come Federfarma, Assofarm e Famacieunite per le farmacie e Fnpi, Mnlf, Culpi, Federfardis e Unaftisp per le parafarmacie – hanno sottoscritto il “patto”, per lavorare sulle situazioni che oggi ostacolano una maggiore efficienza nelle attività d’impresa, anche mediante politiche di sostegno al settore.
A breve, si conoscerà l’esatta portata dell’iniziativa: le anticipazioni pubblicate sulla stampa di informazione hanno fin qui parlato di circa 25 mila esercizi della distribuzione e del retail partecipanti al trimestre anti-inflazione, con il coinvolgimento di brand importanti come (tra gli altri) Conad, Carrefour, Lidl ed Esselunga. Ma in realtà al momento non si dispone ancora di dati certi, che in ogni caso sono attesi a brevissima scadenza. Per quanto riguarda le farmacie, ad esempio, i titolari degli esercizi aderenti a Federfarma avevano tempo fino allo scorso lunedì per comunicare la loro eventuale adesione all’iniziativa. La comunicazione del numero reale delle farmacie associate aderenti al trimestre anti-inflazione dovrebbe dunque essere questione di ore o, al massimo di uno-due giorni.
Intanto, con una nota alla stampa, il presidente di Farmacieunite Federico Conte (nella foto) ha voluto commentare la firma del suo sindacato al protocollo di adesione al Trimestre anti-inflazione: “Le farmacie sono in prima linea nella lotta all’inflazione e al carovita” scrive Conte nel comunicato diramato ieri. “Raccogliamo ormai quotidianamente il disagio della popolazione nel dover far fronte all’aumento dei prezzi anche nei prodotti di prima necessità. Per questo motivo Farmacieunite ha aderito senza esitare, e con la massima collaborazione, al protocollo anti-inflazione illustrato il ministro Adolfo Urso”.
“Con questa sottoscrizione nel prossimo trimestre la filiera distributiva delle nostre farmacie associate s’impegna a bloccare il prezzo e, laddove possibile, a praticare una riduzione dei prezzi di listino” aggiunge Conte, aggiungendo che quest’ultima potrà essere realizzata “mediante attivazione di modalità flessibili”, come “l’applicazione di prezzi fissi, attività promozionali, iniziative sui prodotti a marchio del distributore, carrelli a prezzo scontato o unico, ed altre. Il paniere su cui verranno applicati i prezzi calmierati verrà definito dalle singole farmacie, tenendo conto delle condizioni di acquisto concordate con i fornitori”.