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mercoledì 12 Febbraio 2025
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Farmacap, Ugl invia al Cda dell’azienda il preavviso di raffreddamento sindacale

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Roma, 30 ottobre -In data 27 ottobre il sindacato Ugl Farmacie ha inviato ai vertici della Farmacap, l’azienda speciale che gestisce le farmacie comunali di Roma Capitale, il preavviso dell’avvio delle procedure di raffreddamento sindacale e di conciliazione delle controversie, passaggio da espletare obbligatoriamente prima della proclamazione dello sciopero, così come previsto dalla legge n. 83/2000 che prevede di espletare questa procedura in settori lavorativi e professionali che incidono sulla funzionalità dei servizi pubblici essenziali.

Lunghissimo l’elenco contenuto nel cahier de doleances trasmesso dalla sigla sindacale al consiglio di amministrazione di Farmacap, presieduto da Enrico Cellentani (nella foto) e al direttore generale Sebastiano Di Guardo. Si tratta di richieste che già in passato sono state “formalizzate all’azienda sia con note scritte sia nei vari incontri occorsi”, scrive Ugl Farmacie in una nota, e vanno da un numero di assunzioni ìnsufficiente a ripristinare
i livelli necessari di personale alla mancata sottoscrizione dell’accordo su trasferimenti (previsto nel Piano di rilancio aziendale e contemplato nel Ccnl di riferimento), passando per l’espletamento di servizi aggiuntivi alla farmacia completamente a carico dei lavoratori,
(già in numero insufficiente al normale lavoro) e per la mancanza di un accordo su premialità e welfare. Ma l’elenco non si esaurisce qui: vengono lamentati anche il mancato adeguamento del valore dei buoni pasto, la mancata introduzione della banca ore prevista dal Ccnl e mai attivata, la definizione di orari di chiusura farmacie che, oltre a ridurre i servizi ai cittadini, creano problemi di sicurezza ai lavoratori, la scarsa trasparenza in ordine alle coperture assicurative per i servizi non contemplati nel Ccnl, la scarsa sensibilità in materia di tutele sociali verso i lavoratori e la probabile (“se non certa”, scrive Ugl) cessione di 4/5 farmacie.
Il tutto in un quadro di interlocuzione con i vertici aziendali reso estremamente critico dalla “mancanza di trasparenza e condivisione verso i lavoratori e verso le organizzazioni sindacali circa le politiche che l’azienda ha messo e metterà in campo per il rilancio” e dal  “sentore sulla volontà dell’azienda di esternalizzare alcune lavorazioni nonostante la presenza di personale interno specializzato, che avrebbe impatti negativi non solo economici ma anche sui livelli occupazionali aziendali”.
Una serie di ragioni che Ugl, dopo un anno, ritiene non abbiano avuto “risposte certe ed esaustive” da parte dell’azienda, obbligando il sindacato “ad avviare le dovute rivendicazioni”.
Da qui l’annuncio che, nella settimana in corso, verranno avviate le procedure di raffreddamento previste dalla legge, “interessando anche il Comune di Roma in qualità di unico socio”.

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