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mercoledì 6 Dicembre 2023
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Gimbe: “Missione 6 Pnrr, scadenze europee ok, ma criticità su assistenza domiciliare”

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Roma, 2 novembre – Viaggia nel rispetto dei programmi la missione Salute del Pnrr: al terzo trimestre del 2023 risultano rispettate tutte le scadenze europee. Per quanto riguarda le scadenze italiane, però, risultano criticità sull’assistenza domiciliare, soprattutto al Sud.

A fare il punto è la Fondazione Gimbe, che con il suo Osservatorio sul Servizio sanitario nazionale ha avviato un “monitoraggio indipendente dello status di avanzamento della missione Salute del Pnrr, al fine di fornire un quadro oggettivo, di informare i cittadini ed evitare strumentalizzazioni politiche”, spiega il presidente Nino Cartabellotta (nella foto).

Secondo il monitoraggio del ministero della Salute e i dati resi pubblici il 20 ottobre scorso sul portale, lo stato di avanzamento al 30 settembre 2023 mostra che milestone e target europei sono stati tutti raggiunti entro le scadenze fissate per gli anni 2021-2023. Rimane da raggiungere a dicembre 2023 il target Almeno un progetto di telemedicina per Regione. Anche i milestone e i target nazionali previsti nel 2021 e 2022 sono stati raggiunti entro le scadenze fissate. Relativamente al 2023, oltre ai tre target la cui scadenza è prevista a dicembre, sono stati differiti da giugno a dicembre 2023 una milestone (Completamento della procedura di iscrizione ai corsi di formazione manageriale) e tre target (Stipula di un contratto per gli strumenti di intelligenza artificiale a supporto dell’assistenza primaria‘, Stipula dei contratti per l’interconnessione aziendale e Stipula dei contratti per la realizzazione delle Centrali operative territoriali).

E poi – sintetizza un lancio di Adnkronos Salute – c’è il nodo dell’assistenza domiciliare. Un ulteriore target (Nuovi pazienti che ricevono assistenza domiciliare – prima parte) è stato differito di 12 mesi, da marzo 2023 a marzo 2024. “È bene precisare che i traguardi e gli obiettivi nazionali costituiscono step intermedi che non condizionano l’erogazione dei fondi da parte dell’Europa” sottolinea Cartabellotta “ma devono comunque essere attentamente monitorati perché potrebbero compromettere le correlate scadenze europee”.

Al momento, prosegue il presidente di Gimbe, “i ritardi sulle scadenze italiane non sono particolarmente critici, fatta eccezione per il mancato raggiungimento del target” sull’assistenza domiciliare. “In dettaglio, entro marzo 2023 avrebbero dovuto essere assistiti in Adi 296mila pazienti over 65: lo slittamento di 12 mesi della scadenza lascia intendere che i tempi per colmare il ritardo non sono immediati. Questo consegue alle enormi maggior parte di quelle del Centro-Sud era già molto indietro”.

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