Roma, 3 novembre – I casi di influenza osservati dai medici di famiglia in Italia “al momento sono ancora abbastanza sporadici: possiamo stimare un paziente su 10, tra quelli che ci contattano per sintomi acuti, con qualche differenza regionale, legata alle temperature”. Ma da qui “a poco saliranno, anche per la variazione del clima che fino a oggi è stato più caldo rispetto alle passate stagioni nella maggior parte della penisola. E questo ha tenuto un po’ a bada il virus”.
A scattare questa “fotografia” della situazione epidemiologica all’esordio della stagione influenzale 2023-24 è il segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale Silvestro Scotti (nella foto), in una dichiarazione all’agenzia Adnkronos Salute.
“Questa partenza lenta, però, non deve far dimenticare che l’influenza è comunque una malattia importante, non banale” precisa Scotti “L’abbassamento delle temperature verso cui stiamo andando favorirà i raffreddamenti e le possibilità per il virus di svilupparsi e circolare. È il momento giusto per vaccinarsi”.
“Vediamo anche casi di Covid” continua il segretario Fimmg “ma in misura assai minore degli anni precedenti e nella consapevolezza che sono sicuramente più presenti di quelli rilevati, perché c’è un ampio ricorso all’auto-tampone che viene utilizzato moltissimo: direi in tre casi su quattro”.