Roma, 3 novembre – I ricercatori lanciano un nuovo e preoccupante allarme sul fenomeno della resistenza batterica a molti antibiotici usati per combattere malattie come polmonite o meningite, ossia le più comuni infezioni pediatriche.
Uno studio condotto dall’Università di Sydney e pubblicato il 30 ottobre sulla rivista Lancet Regional Health—Southeast Asia, mostra che per molti degli antibiotici in uso l’efficacia sulle infezioni pediatriche è anche dimezzata, portando così a numerosi decessi evitabili nel mondo.
Lo studio, coordinato da Phoebe C.M. Williams della University of Sydney School of Public Health (nella foto), è stato condotto sull’analisi di 6.648 campioni batterici provenienti da 11 paesi e su 86 pubblicazioni sul tema. Le regioni risultate più colpite dal problema sono il Sud-est asiatico e l’area del Pacifico, comprese le vicine Indonesia e Filippine. Qui ogni anno si verificano migliaia di morti evitabili nei bambini a causa della resistenza agli antibiotici.
Gli autori dello studio avvertono però che il problema non è solo del Sudest asiatico, ma che nessun paese è scevro dal rischio e che è tempo di considerare una priorità la ricerca di nuovi trattamenti antibiotici per bambini e neonati. “La ricerca sugli antibiotici si concentra troppo spesso sugli adulti e troppo spesso i più piccoli vengono trascurati”, sottolinea l’autrice principale Phoebe Williams.