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mercoledì 15 Gennaio 2025
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Farmacap 1 – Ugl Farmacie passa ai fatti e ufficializza l’agitazione sindacale

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Roma, 9 novembre – Farmacap, il dado del conflitto sindacale è dunque tratto: Ugl Farmacie informa di aver inviato agli organi previsti dalla legge, nella giornata di ieri, le comunicazioni ufficiali per le procedure di raffreddamento, facendo seguito alla nota di preavviso inviata ai vertici aziendali il 27 ottobre scorso.

In quella lettera, il sindacato riportava la lunga serie di motivazioni, tra criticità aziendali e presunte inadempienze del Consiglio di amministrazione dell’azienda speciale che gestisce le farmacie comunali della capitale all’origine della decisione di aprire lo stato di agitazione: dalle carenze di organico del personale farmacista all’incremento dei servizi svolti nella farmacie “senza accordi sindacali e in una situazione di mancanza personale a livello emergenziale”, dalla mancanza di un accordo su premialità e welfare alla mancata introduzione della Banca ore prevista dal Ccnl, fino a lamentate  “problematiche di sicurezza per i dipendenti in fase di chiusura giornaliera farmacie”.

Alle contestazioni, il presidente del Consiglio di amministrazione Enrico Cellentani ha pubblicamente risposto con una lettera indirizzata al nostro giornale, pubblicata lo scorso 2 novembre, replicando punto su punto ai rilievi e alle accuse del sindacato. Rilievi e accuse che alla fine, secondo Cellentani,  possono essere paradossalmente considerati una sorta di “attestato di merito” del lavoro svolto sinora dal nuovo management di Farmacap.

La nota di Ugl Farmacie inviata ieri, finalizzata all’espletamento della procedura di raffreddamento, interviene ora a segnare ufficialmente l’inizio della fase calda nelle relazioni sindacali tra rappresentanza dei lavoratori e azienda, con sviluppi inevitabili al momento difficili da prevedere. Che dipenderanno in modo decisivo, ovviamente, anche dall’atteggiamento che deciderà di mantenere la Rsa aziendale composta da rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Usi, che però, pur non mancando di “tirare la giacca” ai vertici aziendali per evidenziare le criticità ancora aperte e cercare subito le soluzioni per risolverle, come riferiamo in un altro articolo al momento sembra voler ancora mantenere l’interlocuzione con il CdA e lo stesso Comune di Roma sul terreno del confronto.
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