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mercoledì 15 Gennaio 2025
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Farmacap 2 – Rsa aziendale dialoga ma avverte: “Subito contratto di II livello e rilancio”

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Roma, 9 novembre – Se Farmacie Ugl parte ha deciso di partire lancia in resta contro la gestione di Farmacap degli attuali vertici aziendali, appare decisamente più meditata e dialogica la linea scelta dalla Rsa, la rappresentanza aziendale dei lavoratori dell’azienda speciale dele farmacie comunali capitoline, costituita da Filcams Cgili, Fisascat Cil UliTucs e Usi.

Perfettamente consapevoli che ad oltre un anno dall’insediamento della nuova governance aziendale esistono e persistono problemi ancora in attesa di soluzione, i rappresentanti dei dipendenti Farmacap (anche alla luce degli esiti dell’incontro di un mese fa tra i direttori delle farmacie dell’azienda e il direttore generale dell’azienda Sebastiano Di Guardo sembrano al momento convenire sul fatto che il tentativo di rilancio di Farmacap affidato ai vertici dall’Assemblea capitolina abbia ancora bisogno di tempo per essere portato avanti.

Nel corso dell’incontro dell’11 ottobre appena citato tra i direttori delle farmacie e il Dg Farmacap, sono emerse alcune conferme della volontà dei vertici aziendali di implementare i servizi della farmacia, in particolare attraverso l’avvio nella farmacia Divisione Torino del servizio di “deblisteraggio”, con la composizione di blister personali, per terapie giornaliere, per ora, solo a favore di due Rsa e per le case di riposo del Comune e il lancio dell’autoanalisi in farmacia per la rilevazione di Hiv e Hcv. Nella stessa occasione, Di Guardo ha confermato – oltre alla volontà di supportare il lancio dell’applicazione FarmacApp, con la quale i pazienti possono dialogare a distanza con farmacisti delle farmacie aziendali capitoline, anche inviando ricette e chiedendo consegne a domicilio e altro – che è ormai alle viste la selezione di un bando per la selezione di quattro capo-area e l’assunzione, sempre tramite bando, di cinque addetti alla vendita (con ruolo ulteriore di magazzinieri e aiuto del/la farmacista al banco).

Al riguardo, la Rsa osserva che se da un lato i nuovi servizi rappresentano indubbiamente delle potenzialità per Farmacap, con un incremento del profilo e della missione sociale che Roma Capitale, ovvero la proprietà, ritiene elementi irrinunciabili delle farmacie comunali capitoline, dall’altra va sempre tenuto presente che c’è un altro basilare principio che esige pieno rispetto: chi svolge servizi aggiuntivi deve avere una remunerazione aggiuntiva, frutto di una contrattazione sindacale. Il lavoro svolto, in altre parole,  va pagato.

Ma non è tutto: “Affinché i servizi possano svolgersi concretamente, siano resi permanenti ed efficaci, è necessario assumere il personale farmacista per svolgerli” scrive in una nota la Rsa, che proprio sulla situazione degli organici ridotti tira la giacca ai vertici dell’azienda. Senza disconoscere una delle ragioni oggettive del problema (le uscite fisiologiche del personale dovute ai pensionamenti), i rappresentanti sindacali evidenziano che le carenze di organico sono dovute anche alle tante dimissioni di dipendenti laureati in farmacia (anche dopo 20 anni di carriera). Si tratta di “uscite niente affatto fisiologiche e molto più eloquenti di tanti comunicati, poiché manifestano palesemente lo stato dell’arte di un’azienda, le cui condizioni e carichi di lavoro, portano lavoratrici e lavoratori ad andare via e cercare altre opportunità, vista l’attuale grande domanda di farmacisti. È questa la triste realtà” si legge nella nota della Rsa, commentando che – di fronte al problema – “non sembra che la dirigenza aziendale e Roma Capitale riescano, o abbiano intenzione più di tanto, a invertire la rotta. Mentre servirebbe una svolta, vista l’introduzione di sempre maggiori servizi per l’utenza, e a meno che, non si ritenga possibile che ciascun/a farmacista, spesso in turno da sola/o, possa nel contempo, caricare la merce, svolgere il servizio al banco, rispondere ai messaggi sulla app e magari eseguire analisi”.

Chiarissima e forte la sollecitazione ai vertici aziendali, ai quali viene anche ricordata la necessità di affrontare il problema degli organici nel suo giusto ambito, quello di “una nuova  contrattazione sindacale”. Nelle more, molti altri sono i problemi sui quali si impone un confronto immediato per arrivare a soluzioni efficaci nell’interesse dei lavoratori, dell’azienda e dei cittadini: i trasferimenti del personale, che  continuano ad avvenire senza alcun accordo;  il riconoscimento delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza; la corretta applicazione dell’accordo sui buoni pasto, con la soluzione della questione ancora pendente dei buoni pasto arretrati (2013-2018) mai corrisposti ai dipendenti.

Tutte criticità che vanno risolte in tempi brevi, secondo la Rsa, anche alla luce di ciò che Farmacap e le sue farmacie sono e rappresentano per i cittadini della Capitale. Nel rapporto annuale sulla qualità dei servizi pubblici a Roma di ACoS,  infatti, gli oltre 5mila romani intervistati nei 15 municipi della città hanno dimostrato ancora una volta di apprezzare il servizio di qualità garantito dalle farmacie comunali, attribuendogli un voto (7) ben oltre la sufficienza.

La conclusione, per i sindacati dei dipendenti dell’azienda speciale, è che Farmacap debba accelerare il passo e, dopo la fase di risanamento, avviare un vero rilancio, che metta in sicurezza l’azienda per i prossimi anni.

“Chiediamo ai vertici aziendali di avviare celermente, come già definito nell’ultimo incontro sindacale di settembre, la contrattazione di secondo livello e la presentazione del piano delle premialità, anche per i servizi aggiuntivi”  scrivono le Rsa a conclusione della loro nota. “Al Comune di Roma invece chiediamo la predisposizione di una Conferenza di servizio su Farmacap con la presenza delle parti sociali e dell’utenza, per definire al meglio e in modo partecipato, le esigenze e le risorse necessarie al rilancio di Farmacap”.

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