Roma, 10 novembre – Una nota pubblicata sul notiziario Filodiretto di Federfarma fornisce gli aggiornamenti sulla situazione delle farmacie colpite dall’alluvione che ha devastato molte aree della Regione Toscana nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 novembre.
A fare il punto è il presidente di Federfarma Firenze Marco Nocentini Mungai (nella foto), che riferisce di una decina di farmacie fortemente danneggiate nel territorio tra Prato e Firenze. “La situazione aggiornata vede l’area di Campi Bisenzio quella principalmente colpita a Firenze, dove sono state alluvionate sette farmacie con danni più o meno lievi” dettaglia Nocentini Mungai, spiegando che “due di queste, di cui una privata, sono ancora chiuse perché hanno avuto danni molto grossi, mentre le altre sono riuscite tutte a ripartire”.
Problemi e criticità forti anche a Prato, secondo quanto riferisce a Filodiretto il presidente della Federfarma provinciale Pietro Brandi (nella foto a destra). “Abbiamo avuto due farmacie bloccate, ma siamo intervenuti subito su entrambe per cui una è riuscita a riaprire il venerdì, nel tardo pomeriggio, mentre l’altra ha avuto danni più copiosi perché una macchina portata via dalla piena ha sfondato la porta d’ingresso trascinando con sé mezzo metro di fango” racconta il presidente di Federfarma Prato, spiegando che “con il lavoro intenso di colleghi e di volontari anche questa farmacia è riuscita a ripartire già lunedì, anche se il danno è stato ingente”.
Sia Nocentini Mungai sia Brandi hanno poi voluto sottolineare la prova di coesione e solidarietà espressa dal sindacato dei titolari e dai colleghi. Il presidente di Federfarma Firenze, in particolare, ha evidenziato che “il contatto con la federazione è stato costante e positivo, anche per quantificare successivamente i danni subiti”, mentre Brandi si è soffermato sul grande apprezzamento, da parte dei colleghi colpiti, “sia della vicinanza dei vertici nazionali, sia della possibilità di poter usufruire dell’assicurazione di Federfarma, che è stata determinante per i danni alluvionali”.