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venerdì 4 Ottobre 2024
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Friuli Venezia Giulia, raccolti nelle farmacie della Regione più di 30mila inalatori esauriti

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Roma, 10 ottobre – Le oltre 400 farmacie territoriali del Friuli-Venezia Giulia aderenti a Recupera e Respira, il progetto pilota avviato da Chiesi Italia e Federfarma in sinergia con la Regione Friuli-Venezia Giulia per raccogliere e smaltire gli inalatori esauriti utilizzati dai pazienti nel trattamento delle patologie respiratorie, hanno raccolto in nove mesi  ben 30.225 dispositivi esauriti che altrimenti sarebbero finiti nella raccolta indifferenziata.

Un risultato – commentano in una nota gli organizzatori dell’iniziativa, partita a settembre 2022 – che è andato ben oltre le aspettative più rosee: è stato stimato che 4 persone su 10 hanno riportato in farmacia i loro dispositivi una volta utilizzati, consentendo di smaltirli correttamente in un impianto certificato, ed evitando così il rilascio in atmosfera di residui che favoriscono il riscaldamento globale. Un modello sostenibile che ha prodotto la termo-valorizzazione del 22,6% di tutti gli inalatori, spray e polvere, dispensati sul territorio regionale per il trattamento di asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco).

I risultati del progetto pilota, che continuerà anche per tutto il 2024, sono stati presentati a Rimini nel corso della 26ª edizione di Ecomondo, il principale evento in Europa dedicato alla sostenibilità ambientale, che riunisce industria, policy maker ed esperti che si occupano di smaltimento dei rifiuti, recupero energetico, tutela del suolo e sviluppo sostenibile.

Recupera e Respira, frutto dalla collaborazione tra Chiesi e Fedefarma, è il primo progetto pilota nell’Unione europea nato per analizzare la fattibilità di modificare abitudini consolidate, nell’utilizzo e nello smaltimento degli inalatori, e la possibilità di ampliarlo.

“Il progetto rappresenta un esempio concreto di applicazione degli accordi volontari previsti dal Testo unico ambientale e promossi dal ministero dell’Ambiente per la sperimentazione di modelli innovativi di gestione dei rifiuti. Si tratta di una sperimentazione che ha portato significativi risultati e che intendiamo replicare anche per altre filiere”  spiega Laura D’Aprile (nella foto), responsabile del Dipartimento Sviluppo sostenibile del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

Il progetto è nato dall’impegno di Chiesi di migliorare la qualità di vita delle persone e la qualità dell’aria, in linea con l’obiettivo di raggiungere Zero Emissioni di CO2 entro il 2035. Il Gruppo Chiesi, con un investimento di 350 milioni di euro, sta sviluppando un inalatore spray (pMDI) a basso impatto ambientale, sostituendo l’attuale propellente idrofluorocarburo (HFA 134a) con un nuovo propellente (HFA-152a) a basso potenziale di riscaldamento globale riducendo le proprie emissioni del 90%.

“Siamo orgogliosi di aver promosso con successo un innovativo e ambizioso progetto come Recupera e Respira” commenta Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale. “Gli ottimi risultati ottenuti testimoniano l’impegno delle farmacie nel raggiungimento della sostenibilità ambientale. Sicuramente al successo dell’iniziativa ha contribuito il rapporto di fiducia tra cittadino e farmacista che mantiene sempre aperto un canale di comunicazione privilegiato. La consapevolezza dell’interconnessione tra ambiente e salute e la possibilità di attuare ‘semplicemente’ comportamenti virtuosi per la sostenibilità del nostro ecosistema sono fondamentali per un cambiamento nei comportamenti, che auspichiamo porti a migliorare la qualità della vita delle persone e dell’ambiente”.

“Ringrazio i colleghi farmacisti del Friuli-Venezia Giulia per aver sostenuto ampiamente questa iniziativa di grande valore per la sostenibilità ambientale”  afferma Luca Degrassi, presidente di Federfarma Friuli-Venezia Giulia. “I risultati straordinari raggiunti sono per noi un incentivo a proseguire su questa strada con impegno e responsabilità”.

Il progetto muove dalla consapevolezza della stretta relazione tra la qualità dell’aria e il benessere respiratorio: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo 9 persone su 10 respirano aria inquinata, tra i principali responsabili dell’aumento delle patologie respiratorie3, oggi terza causa di morte in Italia dopo le malattie cardiovascolari e i tumori.

Recupera e Respira intende sensibilizzare all’uso corretto degli inalatori respiratori, esortando le persone con patologie respiratorie a prendersi cura della propria salute e dell’ambiente in cui vivono, non lasciando nella raccolta indifferenziata i loro dispositivi esausti.  In linea con queste finalità, il progetto raccoglie gli inalatori utilizzati per il trattamento delle patologie respiratorie, sia spray che polvere, di qualsiasi azienda farmaceutica, che grazie a Recupera e Respira si trasformano in un valore per l’ambiente.

Il progetto è patrocinato da Fimmg (il sindacato nazionale dei medici di famiglia), Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani) e Fofi (Federazione Ordini Farmacisti italiani), e si avvale della collaborazione di Assinde e Eco Eridania, società specializzate nella corretta raccolta e smaltimento dei prodotti farmaceutici.

La raccolta degli inalatori all’interno delle farmacie e la loro termo-valorizzazione certificata (con temperatura sopra i 1.100°C) permettono di limitare l’effetto della dispersione in atmosfera dei residui di gas propellenti Hfa contenuti negli spray, delle componenti di alluminio e di plastica, generando anche energia elettrica per la rete regionale.

Soddisfatto per gli esiti della prima fase del progetto Raffaello Innocenti, amministratore delegato e managing director di Chiesi Italia:  “Siamo davvero orgogliosi di essere stati i precursori di questo processo virtuoso per la raccolta e il corretto smaltimento degli inalatori respiratori. I risultati raggiunti confermano il grande valore del progetto che si basa sul coinvolgimento attivo dei pazienti e su un approccio sistemico della filiera della salute per l’ambiente” afferma il rappresentante dell’azienda.“L’iniziativa incarna il nostro essere società benefit che punta a generare un impatto positivo sulle persone, sulla società e sull’ambiente. Un obiettivo che trova concretezza anche in progetti come Recupera e Respira, che ci impegniamo a proseguire in Friuli-Venezia Giulia e che auspichiamo possa estendersi su tutto il territorio nazionale. I numeri ci dicono che la strada intrapresa è quella giusta e ci danno l’entusiasmo per tendere verso traguardi sempre più ambiziosi per la tutela del pianeta e della salute di chi lo abita”.

 

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