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mercoledì 15 Gennaio 2025
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Farmindustria: “Farmaci, ricerca sempre più digital, servono infrastrutture e competenze”

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Roma, 14 novembre – “Stiamo vivendo un periodo d’oro nell’innovazione farmaceutica, con 21mila farmaci in sviluppo nel mondo. Finora abbiamo raggiunto importanti risultati nel nostro Paese, come l’eradicazione dell’epatite C o l’aumento della sopravvivenza per chi è colpito da tumore. Si vive di più e meglio grazie ai nuovi farmaci per patologie cardiovascolari, metaboliche, neurologiche, diabete, ictus. Senza dimenticare il ruolo fondamentale dei vaccini. Se questi sono i risultati, la prospettiva è ancora più promettente. Vaccini mRna, gene editing, microbioma, Car-M, Car-Nk sono solo alcuni esempi delle nuove frontiere della ricerca che potranno dare risposte significative per molte patologie. Una R&S sempre più digitale e che può contare anche sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale. In Italia occorre puntare sulle infrastrutture digitali e sulle competenze necessarie per governare questa accelerazione”.

Queste le sorti magnifiche e progressive della ricerca farmaceutica nelle previsioni di Marcello Cattani, presidente Farmindustria (nella foto), così come illustrate nel suo intervento (dedicato appunto al tema dell’intelligenza artificiale e ricerca farmaceutica) alla IX edizione del Festival della Scienza medica tenutosi il 10 e 11 novembre a Bologna.

Il presidente dell’associazione delle aziende del farmaco ha quindi invitato i giovani  ad “appassionarsi alla scienza e alla tecnologia, che sono strettamente interconnesse, per dare il proprio contributo non solo nella ricerca pura, ma anche negli ambiti che legano l’applicazione dei risultati nel campo della ricerca e sviluppo con le dimensioni macro-economica e geopolitica, che oggi sono determinanti per le filiere della tecnologia, della produzione, della distribuzione”.

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