Roma, 20 novembre – Oms Europa ha pubblicato una nuova guida destinata decisori politici, operatori sanitari e professionisti del settore dell’istruzione e della formazione sull’educazione terapeutica del paziente (Tpe). Lo strumento è espressamente rivolto alla progettazione e fornitura di servizi e programmi di formazione per i professionisti della salute finalizzati a implementare la formazione e l’educazione dei pazienti che devono “convivere” con la loro patologia cronica e dunque imparare ad autogestirla al meglio.
Come da tempo attestano le rilevazioni epidemiologiche, la prevalenza delle malattie croniche è in aumento nella regione europea dell’Oms, dove le cronicità ormai sono responsabili del 90% dei decessi. La maggior parte dei sistemi sanitari europei, però, sono stati progettati e poi sviluppati per trattare e prendersi cura delle persone con patologie acute. In altre parole, i servizi sanitari sono ancora in ritardo in termini di risposta ai bisogni particolari di coloro che vivono con patologie croniche come il diabete, le malattie cardiovascolari e le malattie respiratorie, su tutte asma e Bpco.
Decisori politici e i dirigenti sanitari stanno lavorando per riorganizzare meglio i servizi sanitari, affinché siano in grado di dare risposte soddisfacenti alle esigenze di questi pazienti, ad esempio rafforzando i servizi sanitari primari integrati. È inoltre necessario un lavoro importante per aumentare le conoscenze, le competenze e la fiducia delle persone nella gestione quotidiana delle proprie condizioni, al di fuori dei contesti sanitari. Questo soprattutto perché i pazienti con cronicità trascorrono in media 2 ore all’anno con il professionista sanitario di riferimento mentre il resto del tempo debbono in buona sostanzar prendersi cura della propria malattia da soli. Supportare i pazienti nell’autogestione della propria condizione diventa dunque fondamentale per migliorare i risultati e ridurre l’ansia e le complicanze.
La guida di Oms Europe mostra che l’educazione del paziente svolge un ruolo importante nella gestione delle malattie non trasmissibili croniche a livello sia di popolazione sia individuale. “A molti pazienti viene semplicemente dato un volantino e poi sono rimandati a casa” spiega Jill Farrington, responsabile medico regionale per le malattie cardiovascolari e il diabete di Oms/Europa (nella foto). “Possono finire per fare affidamento sulle chat room online informali come unico supporto. Il Tpe è un processo di apprendimento strutturato e basato sull’evidenza in cui un professionista sanitario qualificato supporta il paziente nell’acquisizione di competenze per la sua condizione attraverso un approccio centrato sulla persona e tecniche come la formazione sulle competenze e l’automonitoraggio. Con il supporto degli operatori sanitari e delle famiglie” afferma Farrington “questo approccio può aiutare le persone a gestire le loro condizioni croniche per tutta la vita, adattandosi ai cambiamenti delle loro circostanze e delle loro condizioni”.