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venerdì 1 Dicembre 2023
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Morbillo, Oms-Cdc: “Dopo anni di calo dei vaccini, +18% casi e +43% morti nel 2022”

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Roma, 20 novembre – Ritorna prepotentemente il morbillo, malattia esantematica estremamente insidiosa ma che ormai da anni registra un calo della copertura vaccinale specifica. Il risultato è che nel 2022 i casi di malattia sono aumentati del 18% e i morti del 43% a livello globale rispetto al 2021. Un’impennata che porta il numero stimato di infezioni a quota 9 milioni e i decessi a 136mila, soprattutto tra i bambini.

A fare il punto della situazione è un nuovo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ccd). Il morbillo, avvertono le due istituzioni, “continua a rappresentare una minaccia in costante aumento” per i più piccoli. Nel 2022, 37 Paesi hanno avuto epidemie di grandi dimensioni o dirompenti rispetto ai 22 del 2021. Dei Paesi che hanno avuto focolai, 28 erano nella Regione africana dell’Oms, 6 in quella del Mediterraneo orientale, due nel Sudest asiatico e uno nella Regione europea.

“L’aumento delle epidemie di morbillo e dei decessi è sconcertante” commenta John Vertefeuille, direttore della Divisione di Immunizzazione globale del Cdc (nella foto) “ma sfortunatamente non è inaspettato, dato il calo dei tassi di vaccinazione che abbiamo visto negli ultimi anni”. I casi di morbillo, ovunque si verifichino, “rappresentano un rischio per tutti i Paesi e le comunità in cui le persone sono sotto-vaccinate. Sforzi urgenti e mirati sono fondamentali per prevenire”.

E il morbillo, ricordano gli esperti, è prevenibile con due dosi di vaccino. Sebbene nel 2022 si sia verificato un modesto aumento della copertura vaccinale globale rispetto al 2021, ci sono stati ancora 33 milioni di bambini che hanno saltato una dose di anti-morbillo: quasi 22 milioni hanno saltato la prima e altri 11 milioni la seconda. Il tasso di copertura vaccinale globale della prima dose, all’83%, e della seconda dose, al 74%, risulta dunque “ancora ben al di sotto della copertura del 95% con due dosi, necessaria per proteggere le comunità dalle epidemie”, avvertono i due enti.

I Paesi a basso reddito, dove il rischio di morte per morbillo è più elevato, continuano ad avere i tassi di vaccinazione più bassi, pari solo al 66%, con un andamento che “non mostra alcuna ripresa dall’arretramento durante la pandemia”. Dei 22 milioni di bambini che non hanno ricevuto la prima dose di vaccino contro il morbillo nel 2022, oltre la metà vive in soli 10 Paesi: Angola, Brasile, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, India, Indonesia, Madagascar, Nigeria, Pakistan e Filippine.

“La mancata ripresa della copertura vaccinale contro il morbillo nei Paesi a basso reddito” nel post Covid “è un campanello d’allarme che chiama all’azione” avverte Kate O’Brien, direttrice Oms per le immunizzazioni, i vaccini e i prodotti biologici. “Il morbillo è chiamato il virus della disuguaglianza per una buona ragione. È la malattia che troverà e attaccherà coloro che non sono protetti. I bambini di tutto il mondo hanno il diritto di essere protetti dal vaccino salvavita contro il morbillo, indipendentemente da dove vivono”.

I Cdc e l’Oms lanciano dunque un appello ai Paesi esortandoli a “trovare e vaccinare tutti i bambini contro il morbillo e le altre malattie prevenibili con vaccini”, e incoraggiano le parti interessate a livello globale “ad aiutare i Paesi a vaccinare le comunità più vulnerabili. Inoltre, per aiutare a prevenire le epidemie, tutti i partner sanitari globali a livello globale, regionale, nazionale e locale devono investire in robusti sistemi di sorveglianza e capacità di risposta alle epidemie”.

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