Roma, 21 novembre – A oggi, quando manca in pratica ancora un anno alle consultazioni professionali per il rinnovo del Consiglio direttivo dell’Ordine, sono già due le candidature ufficialmente in lizza per la presidenza dell’organismo di rappresentanza professionale della Capitale e della sua provincia.
Alla prima, presentata appena qualche giorno fa da Giuseppe Guaglianone, attuale vicepresidente dell’Ordine (ne abbiamo riferito qui), è infatti seguita sabato scorso quella di Vittorio Contarina (nella foto), che ha annunciato la scesa in campo di una sua lista contrassegnata dal logo Facciamo Ordine. Un logo che, si legge in un comunicato diramato per l’occasione, vuole simboleggiare “un nuovo modo di essere e di sentirsi farmacisti, non più singoli individui soli e rassegnati, ma una categoria forte, unita e orgogliosa della propria storia e della propria identità”.
La candidatura di Contarina, che ha alle spalle due mandati come presidente di Federfarma Roma (il secondo concluso da dimissioni anticipate nel settembre del 2020, poco prima della scadenza), viene presentata all’insegna del superamento di “antiche contrapposizioni tra titolari e collaboratori che sono servite solo a dividerci e a renderci più vulnerabili. È ora di andare oltre”.
Un richiamo all’unità di tutta la categoria, in buona sostanza, con l’invito a “lottare per ridare dignità a una professione umiliata che, a oggi, non permette a chi la svolge di realizzare se stesso” e l’esortazione a “rialzare la testa e pretendere il rispetto che (la categoria) merita, da noi stessi prima ancora che dagli altri”.
Il comunicato non si sofferma sui problemi della professione farmaceutica, per quanto asseritamente “umiliata”. Di conseguenza, non vi sono cenni alle idee e i programmi per superarli. Quello di Contarina è piuttosto un annuncio del sentiment che sottende la sua decisione di concorrere alla massima carica dell’Ordine professionale, motivata con il “forte desiderio di rinnovamento, non solo di persone, ma ancor prima di metodo e di mentalità” che afferma di aver registrato parlando in questi mesi con “moltissimi colleghi”.
“So che risollevare la nostra professione dalle sabbie mobili in cui è finita non sarà affatto facile, ma non ho alcuna intenzione di deludere le aspettative e le speranze dei colleghi” scrive ancora Contarina, affermando di essere “perfettamente consapevole di avere una enorme responsabilità”, che però “non mi fa assolutamente paura, perché so che non saró solo in questa avventura. So infatti di poter contare su centinaia di amici che, come me, non vedono l’ora di salvare una professione che, se non cambieranno radicalmente le cose, rischia di scomparire”.
E senza anticipare alcuna indicazione – anche solo abbozzata – su come “cambiare radicalmente le cose” per impedire alla professione “di scomparire”, il comunicato chiude scegliendo la strada oggi molto battuta e di gran moda dell’asserzione motivazionale: “È arrivato il nostro momento amici, è arrivato per tutti noi il momento di fare Ordine”.