Roma, 27 novembre – “Il Servizio sanitario nazionale, in tutte le sue articolazioni è chiamato a impegnare ogni risorsa per una campagna di prevenzione che vede nella vaccinazione lo strumento decisivo. È nostro dovere, perché possibile, ridurre la mortalità e limitare un eventuale aumento delle ospedalizzazioni, che ad oggi sono comunque assolutamente sotto controllo come indicano i dati”.
Così Francesco Vaia, direttore generale della Prevenzione sanitaria (nella foto) spiega in una nota diffusa dal ministro della Salute la linea del dicastero a fronte della attuale fase epidemiologica, caratterizzata dalla stagionalità dei virus respiratori, nella quale l’obiettivo primario è quello di proteggere le fasce più fragili della popolazione che, per età o condizione patologica, sono a maggior rischio di sviluppare forme gravi di malattia, come emerge anche dai dati dell’ultimo report di monitoraggio Covid 19.
Dati che registrano nell’ultima settimana un aumento del 31% dei nuovi casi di infezione da Sars CoV 2. In termini assoluti, si tratta di 44.955 nuovi casi, con un’incidenza che sale a 76 casi per 100 mila abitanti, contro i 58 della settimana passata. In aumento anche i decessi, 235 rispetto ai 192 della settimana precedente. E sale anche il tasso di positività, che tocca il 17,6%, più di due punti percentuali in più rispetto al 15,3% di sette giorni fa.
Resta in ogni caso limitata, l’occupazione dei posti letto in area medica, 4811 ricoverati al 22 novembre, pari al 7,7%, anche se in aumento rispetto al 15 novembre, quando era al 6,7%. Aumenta leggermente anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 1,5% (137 ricoverati) rispetto alla settimana precedente (1,4%).
Aumentano con l’età i tassi di ospedalizzazione e di mortalità, presentando i valori più elevati nella fascia d’età >90 anni. Analogo andamento per il tasso di ricovero in terapia intensiva, anch’esso in aumento con l’età.
Nella nota ministeriale. Vaia fa riferimento alle indicazioni fornite alle Regioni nelle ultime circolari diramate dal ministerro, dove, ricorda, “abbiamo rimarcato l’importanza di promuovere l’offerta attiva delle vaccinazioni affinché, oltre all’importante lavoro dei Dipartimenti di prevenzione, dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e delle farmacie, la vaccinazione sia disponibile anche negli ospedali e nelle Rsa, nonché negli ambulatori pubblici e privati che hanno in carico le persone fragili e/o affette da malattie croniche”.
“Allo stesso modo, massima attenzione continuerà a essere dedicata alla sorveglianza dell’andamento epidemiologico di tutti i virus respiratori” continua Vaia, che rivolge un ringraziamento all’Istituto superiore di sanità per l’eccellente lavoro svolto con il Sistema di sorveglianza RespiVirNet, “che ci permette di avere settimanalmente dati aggiornati sui casi di sindromi simil-influenzali su cui basare le nostre azioni di sanità pubblica”.
L’ultimo cenno è alle notizie che arrivano dalla Cina su una nuova ondata di infezioni respiratorie pediatriche in quel Paese: “Nessun allarme” afferma Vaia al riguardo “stiamo monitorando attentamente in stretto raccordo con le Istituzioni internazionali”.