Roma, 27 novembre – L’Aifa ha reso disponibile lo scorso 23 novembre il report relativo al monitoraggio mensile della spesa farmaceutica nazionale e regionale per il periodo gennaio-luglio 2023.
A livello nazionale la spesa complessiva nei primi sette mesi del 2023 si è attestata 13.371,2 milioni di euro, evidenziando uno scostamento rispetto alle risorse complessive del 14,85% (pari a 11.035,2 milioni) di +2.336 milioni in termini assoluti, corrispondente a un’incidenza percentuale sul Fsn provvisorio 2023 del 17,99%. Ma lo scostamento, come si vedrà tra poco, sarebbe ancora superiore se non fosse per l’andamento “virtuoso” della spesa farmaceutica convenzionata, che continua a mantenersi sotto il tetto del 7% sul Fsn assegnatole, generando quote importanti di “risparmio”.
Ma andiamo con ordine: per quanto ripetitivo sia doverlo scrivere ancora, lo “sfondamento” è ascrivibile per intero all’andamento della spesa per acquisti diretti che, al netto dei gas medicinali, ha raggiunto il valore di 8.402,8 milioni di euro, con uno scostamento assoluto di +2.718 milioni rispetto al tetto del 7,65% (che, calcolato sul Fsn provvisorio 2023 è pari a 5.684,8 milioni).
La spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del Ssn dei primi sette mesi del 2023, al netto dei payback vigenti rispetto al tetto del 7,00% (pari a 5.201,8 milioni di euro calcolato sul Fsn 2023 provvisorio) è pari a 4.822,3 milioni di euro, somma che incide sul Fondo sanitario nazionale per il 6,49 % (oltre mezzo punto percentuale in meno del 7% assegnato, dunque), generando un avanzo di 379,4 milioni. I consumi, espressi in numero di ricette (ne sono state rilasciate 336,4 milioni), mostrano un lieve aumento (+1,5 %) rispetto al 2022; mentre l’incidenza del ticket totale si mantiene costante (-0,5%). Per quanto concerne le dosi giornaliere dispensate, registrano una lieve diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2022 (-1,0%, pari a 148,2 milioni).
♦ Aifa – Monitoraggio mensile della spesa farmaceutica nazionale e regionale – gennaio-luglio 2023