Roma, 18 dicembre – “Le farmacie saranno sempre più farmacie dei servizi. E noi farmacie comunali dovremo valorizzare ulteriormente ciò che ci differenzia dagli altri e cioè l’anima sociale del nostro agire, il nostro essere nelle comunità locali in cui operiamo e la nostra capacità di intercettare i nuovi bisogni di salute dei cittadini”: nelle sue prime parole dopo l’elezione a presidente di Assofarm, la sigla delle farmacie pubbliche che rappresenta oltre 1.700 farmacie comunali italiane, guidata fin dalla sua fondazione da Venanzio Gizzi, Luca Pieri (nella foto) ha subito voluto sottolineare quella che è a un tempo l’essenza e il valore-guida dell’associazione, ovvero l’identità e la vocazione sociale delle farmacie comunali.
Pesarese, 58 anni, Pieri (che di Assofarm è stato fino ad oggi vicepresidente) è dal 2014 presidente di Aspes spa, azienda di proprietà pubblica (socio di maggioranza è il Comune di Pesaro) attiva nel campo dei servizi pubblici locali che gestisce 10 farmacie comunali a Pesaro e Gabicce Mare ed è partner della società di gestione delle 4 farmacie comunali di Riccione e delle 2 farmacie comunali di Cattolica.
Il cambio dei vertici Assofarm, che ha avuto luogo lo scorso 15 dicembre al centro congressi Cavour di Roma nel corso della 41ma Assemblea generale della federazione, ha riguardato anche la Giunta federale, che ora risulta composta da Renato Acquistapace Renato, Bruna Baldassarri, Egidio Campari, Massimiliano Cattapani, Enrico Cellentani, Mario Corrado, Gioacchino Cuntrò, Domenico Della Gatta, Antonio D’Acunto, Fabrizio Lungarini, Roberto Mastromatteo, Alessandro Menapace, Germano Montolli, Luca Pestelli, Alessio Poli, Andrea Porcaro D’Ambrosio, Vito Potenza, Alessandro Ramazzotti e Sergio Zingoni. Della Giunta fa parte anche Gizzi, eletto presidente onorario.
Proprio lo storico leader delle farmacie sociali (nella foto, confermato nello scorso mese di ottobre per il secondo mandato consecutivo alla guida della Uefs, l’Unione europea delle Farmacie sociali) sintetizza il percorso dell’organismo di rappresentanza delle farmacie pubbliche italiane: “Venticinque anni fa, io e l’attuale segretario generale Francesco Schito facemmo una scommessa alla quale non credeva nessuno, quella di riunire tutte le farmacie comunali italiane in un progetto politico che dimostrasse il loro ruolo insostituibile nel sistema sanitario nazionale” ricorda Gizzi. “Per anni abbiamo lottato contro il pregiudizio che ci vedeva come ramo secco del sistema, contro l’ideologia delle privatizzazioni, contro la tentazione di più di un sindaco di fare cassa attraverso la dismissione delle farmacie comunali. Abbiamo vinto le nostre battaglie una dopo l’altra, e oggi siamo riconosciuti in tutti i tavoli istituzionali come un movimento capace di fare proposte innovative. Una su tutte, la riforma della remunerazione del farmacista, tema che noi per primi abbiamo proposto nel 2006 e oggi è finalmente tra le priorità dell’agenda di settore”.
Il suo successore garantisce il suo impegno per garantire continuità alla linea tracciata da Gizzi: “Sento la responsabilità di continuare il percorso di Venanzio e della Giunta federale che lo ha sostenuto” afferma il neo-presidente Pieri. “Di questa esperienza straordinaria sono stato parte attiva e mi ci riconosco pienamente. Nei prossimi anni Assofarm dovrà certamente proseguire la battaglia politica per l’affermazione di quella sorta di triade di riforme che garantirebbe la creazione di una nuova farmacia capace di contribuire alla creazione di un nuovo Servizio sanitario nazionale: l’affermazione della ‘farmacia dei servizi’ rimane quindi un nostro obiettivo prioritario e lo è congiuntamente alla nuova remunerazione e al rinnovo della Convenzione. Assofarm” conclude Pieri “avrà un futuro entusiasmante solo se saprà mantenere la passione civile che l’ha sempre animata, e in questo modo darà anche il suo contributo al futuro del Paese”.
