Roma, 29 gennaio – Torna a fare notizia la carenza sul mercato degli enzimi pancreatici, proteine di cui necessita chi è stato operato al pancreas per poter assimilare il cibo, dopo l’allarme lanciato via instangram da Fedez (nella foto) e largamente ripreso dalla stampa d’informazione: “Sto ricevendo tantissime mail su un problema che ho riscontrato anche io. Essendo stato operato al pancreas, come tutte le persone come me ho bisogno di assumere enzimi pancreatici per poter mangiare e assimilare il cibo, e stiamo avendo dei problemi” scrive il cantante. “L’azienda che li produce sembrerebbe essere una sola, e da un mesetto a questa parte sembra non si trovino. Sembrerebbe che la questione sia più grande di quanto sembrasse all’inizio e che nel Nord Italia non ci sia più. Mandateci le vostre mail così provvederemo a contattare l’Aifa” dice Fedez, taggando nelle stories il ministero della Salute.
Che, chiamato in causa, è subito intervenuto a chiarire i termini della questione, diramando una nota dove precisa che la carenza di enzimi pancreatici “riguarda, nello specifico, il farmaco Creon. Si tratta di una situazione nota e indipendente dalle attività regolatorie di Aifa, che ha già da tempo fornito ai pazienti e agli operatori sanitari adeguate informazioni anche di carattere operativo.
“Ad oggi” spiega il ministero “l’unica azienda produttrice (Viatris Italia S.r.l.) ha comunicato l’impossibilità di soddisfare la domanda per eccesso di richiesta. Tuttavia, come peraltro già comunicato da Aifa attraverso le procedure ordinariamente utilizzate in caso di carenza di farmaci, l’Agenzia consente alle strutture sanitarie l’importazione per analogo farmaco autorizzato all’estero, nel caso in cui le strutture stesse dovessero riscontrare discontinuità nella fornitura, a livello delle reti distributive cui hanno accesso. Inoltre, le farmacie che non dovessero reperire il prodotto negli usuali canali distributivi possono effettuare un ordine diretto al titolare tramite l’apposito servizio di Customer Service”.
La nota si conclude informando che “il ministero della Salute segue la questione, così come tutte quella afferenti a fattispecie di carenza di farmaci, con grande attenzione e pone in essere tutte le attività di competenza finalizzate a garantire la continuità terapeutica dei pazienti”.