Roma, 13 febbraio – Pseudoefedrina ancora una volta sotto la lente delle autorità regolatorie: a pochi giorni dalle ultime raccomandazioni del Prac, il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza dell’Ema, per ridurre al minimo i rischi di sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (Pres) e sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (Rcvs), l’Aifa ha diramato ieri una nuova nota, concordata con la stessa Ema, per ribadire i rischi di insorgenza delle due patologie in pazienti in trattamento con il farmaco.
I medicinali contenenti pseudoefedrina, scrive l’Aifa, sono controindicati nei pazienti con ipertensione arteriosa (IA) grave o non controllata, o con malattia renale o insufficienza renale acuta o cronica, poiché queste condizioni aumentano i rischi di Pres o Rcvs. I sintomi della Pres e della Rcvs comprendono mal di testa improvviso e intenso o mal di testa a rombo di tuono, nausea, vomito, confusione, convulsioni e/o disturbi visivi.
I pazienti devono essere informati sulla necessità di interrompere immediatamente l’uso di questi medicinali e di cercare assistenza medica se sviluppano i segni o sintomi di Pres o Rcvs appena richiamati.
♦ Aifa – Nota informativa importante sui medicinali contenenti pseudoefedrina