Roma, 16 febbraio – I dati consuntivi dell’attività svolta nel 2023 offrono una probante conferma che DruGhost, il primo database nazionale ed europeo delle indisponibilità di farmaci, nato nel 2019 da una collaborazione tra Aifa e Sifo, la Società italiana di farmacia ospedaliera con il coordinamento di Marcello Pani (nella foto), oltre a essere un prezioso strumento predittivo delle carenze di medicinali, ha raggiunto il fondamentale risultato di ‘anticipare’ le carenze, funzione di grande importanza strategica. Un farmaco carente, infatti, nella grandissima maggioranza dei casi, prima di diventare tale, risulta indisponibile una o più volte e come tale viene ‘tracciato’ nella piattaforma digitale DruGhost.
Nel 2022 – spiega la Sifo in una nota – più di 100 farmaci segnalati dal portale DruGhost sono poi diventati carenti. L’analisi dei dati riferiti al 2023 rivela che sono diventati successivamente carenti: 2 farmaci risultati prima indisponibili 5 volte; 3 farmaci indisponibili 4 volte; 5 farmaci indisponibili 3 volte; 16 farmaci indisponibili 2 volte; 22 farmaci indisponibili una volta.
Anche la carenza di un prodotto per diabetici recentemente al centro dell’attenzione mediatica – osserva la nota dei farmacisti ospedalieri – è stata anticipata dalla piattaforma, visto che su DruGhost la prima indisponibilità era stata comunicata già il 6 gennaio 2022, prima di trasformarsi in carenza con pubblicazione nell’elenco dei farmaci carenti Aifa il 17 febbraio 2023.
Ancora: un principio attivo unico, utilizzato per la profilassi del rigetto dopo trapianto renale, con indisponibilità pubblicata su DruGhost già un anno prima della carenza; un farmaco utilizzato per il trattamento dell’epatite cronica B o C, per il quale la piattaforma aveva segnalato diverse indisponibilità a partire da marzo del 2022, è diventato carente a luglio del 2023.
Tra gli altri esempi di farmaci che da indisponibili DruGhost sono diventati carenti, vengono citati anche prodotti indicati per il trattamento dell’infezione da Hiv, dell’artrite idiopatica giovanile sistemica, dell’artrite psoriasica, della malaria, della fibrosi polmonare idiopatica, dell’artrite reumatoide, di vari tipi di tumori (in questi ultimi due casi abbiamo visto farmaci che da indisponibili sono diventati carenti, poi la carenza è rientrata, ma dopo un po’ gli stessi sono tornati indisponibili). A questi si aggiungono immunosoppressori, mezzi di contrasto, antibiotici, antipertensivi e farmaci per l’apparato cardiovascolare, antidepressivi e neurolettici.
Anche i primi dati 2024 – prosegue la nota Sifo – non fanno che dare una ulteriore conferma dell’importanza di DruGhost. Infatti il trend dei farmaci che da indisponibili diventano carenti si prospetta in netto aumento: solo a gennaio 14 farmaci sono passati da indisponibili a carenti Aifa, mentre nell’anno 2023 il fenomeno aveva riguardato 67 farmaci in totale. Questi dati dimostrano che DruGhost è uno strumento che aiuta a giocare d’anticipo sulle criticità.
La carenza, ricorda la nota della società scientifica dei farmacisti ospedalieri, può essere determinata da diversi fattori, quali ad esempio l’irreperibilità del principio attivo, problematiche legate alla produzione, provvedimenti a carattere regolatorio, imprevisto incremento delle richieste di un determinato medicinale o emergenze sanitarie nei Paesi di produzione.
Le indisponibilità, al contrario delle carenze, generalmente non si manifestano in maniera uniforme sul territorio nazionale e sono dovute a distorsioni del mercato spesso collegate alle dinamiche del circuito distributivo.
Uno degli obiettivi del progetto DruGhost, attraverso il suo portale online, è quindi proprio quello di mappare e quantificare costantemente il fenomeno delle indisponibilità, che rende irreperibili farmaci anche salvavita, e che quindi può mettere a rischio o impedire l’accesso alle terapie farmacologiche da parte di pazienti affetti da patologie importanti.