Roma, 20 febbraio – Una nota firmata dal direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia (nella foto) e diramata alle Regioni, al Dipartimento delle Politiche antidroga e al Comando dei Carabinieri per la tutela della salute, riaccende i riflettori sul Fentanyl, l’oppioide sintetico 100 volte più potente della morfina e 50 volte più dell’eroina come analgesico e antidolorifico e per questo oggetto di abusi che lo hanno trasformato, soprattutto negli USA, in una droga dagli effetti letali, responsabile di 107mila decessi nel solo 2022, secondo una stima – probabilmente per difetto – del dipartimento di Sanità statunitense.
Scenari fortunatamente ancora lontani da noi. Ma le distanze si riducono nel tempo di un battito di ciglia, quando il nemico è molto insidioso. E se il nemico è molto insidioso, la prudenza non è mai troppa. Considerazione che ha indotto il ministero della Salute, anche sulla base di una nota riservata redatta a inizio febbraio dall’Istituto superiore di sanità, di far scattare un allerta di grado 3 (massimo livello) e diramare il documento ricordato in premessa, con la richiesta di attivare il “potenziamento delle misure di protezione dei preparati farmaceutici a base di Fentanyl e suoi derivati” per impedirne i furti, in particolare negli ospedali: si ritiene infatti che una parte significativa dei decessi registrati in altri Paesi sia associata all’impiego di Fentanyl sottratto dai canali leciti di distribuzione per l’uso medico.
Invitando a tenere presente che i dati europei attuali sull’abuso e le conseguenze di Fentanyl sono probabilmente sottostimati (nel 2021, stando ai dati citati nella nota, sono stati segnalati 137 decessi associati a Fentanyl, di cui 88 nella sola Germania), il ministero ribadisce che la sostanza – per quanto relativamente limitata possa essere la sua attuale diffusione in Europa – “rappresenta comunque una minaccia potenziale capace di influire in modo significativo sulla salute e la sicurezza europea in un prossimo futuro“.
Innalzando il livello di allerta, il ministero della Salute chiede dunque a tutti gli ospedali di aumentare il livello attenzione e di protezione per evitare possibile sottrazione illecita di farmaci contenenti Fentanyl con il chiaro obiettivo di ridurre al minimo il rischio che questi farmaci escano dal circuito sanitario per essere smerciati nel mercato nero.
Per far fronte, poi, a possibili incrementi nella circolazione della droga, la stessa circolare “raccomanda agli ospedali e ai servizi di ambulanza di assicurarsi la disponibilità di naloxone per intervenire tempestivamente in caso di sospetta o accertata intossicazione da Fentanyl e/o i suoi analoghi“.
La richiesta di vigilare su possibili sottrazioni illecita di farmaci contenenti Fentanyl è indirizzata anche alle farmacie e ai depositi farmaceutici.