Roma, 26 febbraio – I casi di influenza continuano a diminuire, anche se il virus non cessa davvero di colpire, come riferisce l’ultimo bollettino della sorveglianza RespiVirNet pubblicato giovedì scorso.
L’incidenza delle sindromi simil-influenzali (Ili) si colloca ormai nella fascia di bassa entità con un valore pari a 6,7 casi per mille assistiti (8,1 nella settimana precedente) e scende anche la proporzione dei campioni positivi ad influenza sul totale dei campioni analizzati (7,6% contro il precedente 10,8%), ma nella settima settimana del 2024, periodo oggetto della rilevazione, i casi stimati di Ili rapportati all’intera popolazione italiana sono circa 395.000, per un totale di circa 11.448.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.
Per quanto riguarda la sorveglianza epidemiologica, l’incidenza è in diminuzione in tutte le fasce di età, anche se maggiormente nei bambini sotto i cinque anni di età in cui si osserva un livello di incidenza di 20,9 casi per mille assistiti (25,5 nella settimana precedente)
Tutte le Regioni e Province autonome, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale tranne la Basilicata che torna al livello di base. Sicilia e Sardegna le Regioni con più alta incidenza,
Sotto il profilo della sorveglianza virologica, tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano largamente prevalenti (97%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09. Tra i campioni risultati positivi il 21% è positivo per Sars CoV 2, il 17% per Rsv, il 39% per influenza A, l’8% per Rhinovirus mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori.