Roma, 6 maggio – Anche in Italia è ormai allarme conclamato per una possibile esplosione del mercato illegale di Fentanyl e del conseguente uso improprio della pericolosissima sostanza. Come già riferito dal nostro giornale il 2 maggio scorso, il Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe coordinato dal Dipartimento per le politiche antidroga (Dpa) ha infatti diffuso un’allerta per la presenza di Fentanyl (accertata dalle analisi dell’Iss) in una dose di eroina sequestrata alcune settimane fa nella zona di Perugia. È la prima volta che accade in Italia. Per fronteggiare il rischio, in raccordo con il sottosegretario Alfredo Mantovano è stato subito attivato il Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppiacei sintetici, con l’obiettivo di “rafforzare la rete di monitoraggio territoriale e aumentare l’attenzione in tutti i settori potenzialmente esposti”.
Si è mosso subito anche il ministero della Salute, inviando alle Regioni una nota firmata dal direttore alla prevenzione Francesco Vaia (nella foto) per segnalare l’innalzamento dell’allerta per il Fentanyl in Italia al livello 3 dopo la giù ricordata identificazione della sostanza a Perugia in una dose di in eroina da strada. La nota chiede agli assessorati alla Sanità delle Regioni e delle Province autonome di diramare le informazioni con urgenza ai Dipartimenti per le dipendenze e dei Servizi pubblici per le dipendenze (SerD) delle Asl e alle Comunità terapeutiche e al personale socio-sanitario delle per “informare le persone che fanno uso di sostanze dei gravissimi rischi per la salute”.
La nota è stata inviata anche al Gruppo tecnico sub-area dipendenze della Commissione Salute, al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, al Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, all’Istituto superiore di sanità, al Centro nazionale dipendenze e doping e all’ex Direzione generale dei Dispositivi medici e del Servizio farmaceutico.