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mercoledì 19 Marzo 2025
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Mandeli: “Dobbiamo rafforzare la sanità di prossimità e salvaguardare la tenuta del Ssn”

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Roma, 21 maggio – La scelta di riportare alcuni  farmaci dall’ospedale alle farmacie è dettata dall’evidenza e dalle necessità e non può essere messa in discussione. A ritornare su un tema che in questi giorni è tornato a far molto discutere, in un’intervista a TgCom24, è stato il presidente della Fofi Andrea Mandelli (nella foto).

Il presidente della federazione professionale dei farmacisti, per inquadrare correttamente la problematica, ha voluto richiamare le drammatiche esperienze dell’emergenza pandemica: “Durante il Covid abbiamo sperimentato tutti le difficoltà relative all’approvvigionamento dei medicinali in luoghi lontani e non dobbiamo dimenticare quella difficoltà” ha detto il numero uno della Fofi. “In un’Italia dove la popolazione invecchia sempre di più alcuni farmaci devono tornare al territorio, sempre prescritti da un medico”.
Mandelli ha fatto riferimento anche al fenomeno ciclico delle carenze di referenze farmaceutiche, che peraltro colpisce pressoché tutti i Paesi, non solo il nostro. Si tratta in ogni caso di un problema al quale, alla fine, “riusciamo sempre a far fronte senza creare allarmismi”.

Spiegando la genesi delle ricorrenti interruzioni nella fornitura di alcuni farmaci, Mandelli ha ribadito che “l’Europa è sempre meno leader nella produzione di principi attivi mentre lo è sicuramente – con l’Italia in testa – per la trasformazione delle materie prime in farmaci. A causa della guerra, dell’aumento delle materie prime e del petrolio e dell’alta richiesta di alcune molecole che si è venuta a creare a livello globale, ogni tanto si incontrano alcune difficoltà nel reperire alcuni farmaci. Con Aifa abbiamo un tavolo di monitoraggio costante sulla problematica della carenza di farmaci. I farmacisti, quando possibile, sono sempre pronti a preparare farmaci per sopperire a queste mancanze. In generale” ha concluso sul punto Mandelli “riusciamo sempre a trovare una soluzione per i cittadini che non è mai un ripiego”.

L’ultima battuta di Mandelli è stata dedicata alla necessità di rafforzare la sanità di prossimità, quella rete che – ha osservato – “è mancata nella pandemia” e che “dobbiamo rafforzare senza fare salti nel buio”. 

“A prescindere dal colore del governo dobbiamo ragionare” ha concluso il presidente della Fofi. “L’attenzione di tutti oggi è la salvaguardia del Ssn che così com’è qualche problema di sostenibilità lo ha, con la popolazione che invecchia e i farmaci innovativi che arrivano dobbiamo pensare a rendere sostenibile il Ssn”.

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