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venerdì 11 Ottobre 2024
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Regione Umbria, nuova delibera di Giunta per l’ulteriore sviluppo della ‘farmacia dei servizi’

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Roma, 6 giugno – Con delibera della Giunta regionale (la n. 498 del 29 maggio scorso), la Regione Umbria ha aggiornato il cronoprogramma della sperimentazione dei nuovi servizi che possono essere resi nelle farmacie di comunità. L’aggiornamento consiste principalmente nell’aggiunta del servizio di accesso personalizzato ai farmaci per garantire l’aderenza alla terapia (deblistering).

Il provvedimento è paradigmatico della puntuale attenzione che gli amministratori  regionali, grazie anche a un proficuo rapporto di interlocuzione con le rappresentanze della categoria, stanno riservando al servizio farmaceutico. In questo senso, assume un  particolare rilievo l’inserimento della ‘farmacia dei servizi’  all’interno del Piano strutturale di recupero delle liste di attesa anno 2024 stilato d Regione Umbria, che prevede tra l’altro l’avvio di programmi di telemedicina nelle farmacie di comunità, rendendo disponibili per i pazienti  alcune indagini diagnostiche (Ecg, Holter cardiaco, Holter pressorio e spirometria semplice) che possono essere effettuate in telemedicina grazie alle moderne tecnologie, consentendo così di accedere agevolmente e in tempo immediato alle prestazioni, ricevendo nell’arco di un quarto d’ora i relativi referti Le farmacie, in considerazione della presenza capillare nel territorio, sono diventati presidi sanitari  sempre più centrali nell’assistenza al paziente, offrendo un’ulteriore opportunità di scelta per effettuare alcune prestazioni diagnostiche, fatto che può incidere notevolmente anche nella riduzione delle code e dei tempi d’attesa.
Il Dgr citato in apertura, tra le altre misure, aggiorna  il protocollo attuativo per l’esecuzione di prestazioni di telemedicina nell’ambito della sperimentazione dei nuovi servizi nelle farmacie  del territorio. In particolare, la novità più rilevante è rappresentata dall’eliminazione dell’esenzione: “Fermo restando che il paziente dovrà presentare idonea prescrizione medica, sia cartacea che dematerializzata, il farmacista, acquisita la prescrizione nel giorno concordato per l’erogazione della prestazione, procede alla accettazione nel sistema Ises Farmacup e, se previsto, procede alla riscossione del ticket” spiega in dettaglio una circolare subito inviata da Federfarma Umbria a tutte le farmacie associate della Regione per illustrare le nuove misure approvate dalla Giunta regionale.

Per le prestazioni con pagamento del ticket, viene liquidata alla  farmacia la sola differenza tra la remunerazione della prestazione e l’importo del ticket. I compensi professionali fissati per le prestazioni di telemedicina prevedono 31 euro per l’Ecg, 70 euro per l’Ecg dinamico, 45 euro per l’holter pressorio e 30 euro per la spirometria.   La data di avvio dell’esecuzione delle prestazioni di telemedicina anche ai non esenti verrà comunicata non appena saranno definite alcune questioni amministrative relative alla riscossione e rendicontazione del ticket, questione che richiede ovviamente un minimo di tempo.

Ma la Regione Umbria – e non è davvero meno importante – ha anche provveduto ad aggiornare il protocollo attuativo del progetto di monitoraggio dell’aderenza alla terapia
farmacologica, con l’inserimento del servizio di accesso personalizzato ai farmaci. Al riguardo, non è davvero inutile ricordare che l’Umbria è la prima Regione ad aver avviato un progetto di predisposizione di confezionamenti personalizzati rimborsato dal Ssn, attivando una sperimentazione pilota a livello nazionale.
In aggiunta al servizio di monitoraggio dell’aderenza alla terapia farmacologica nelle persone con ipertensione/Bpco/diabete, qualora, ad esito del colloquio, emerga la necessità di una personalizzazione delle terapie prescritte, il farmacista attiva il servizio di
accesso personalizzato ai farmaci per i  cittadini in politerapia con almeno 3 farmaci diversi (di classe A o di classe C, con prescrizione medica) e scarsamente aderenti, secondo la “Predisposizione di confezionamenti personalizzati per migliorare l’aderenza terapeutica dei
pazienti e ridurre gli errori in terapia nelle farmacie di comunità”.

Il servizio di accesso personalizzato ai farmaci potrà essere proposto, anche su segnalazione del medico curante e comunque nel rispetto delle prescrizioni mediche.

Il Dgr si preoccupa ovviamente di fornire tutte le indicazioni concernenti i requisiti necessari per i locali in cui vengono effettuate le operazioni (che devono essere conformi a quanto previsto dalle Norme di buona preparazione dei medicinali in farmacia delineate nella Farmacopea Ufficiale vigente), le procedure di arruolamento dei pazienti e della predisposizione di confezionamenti personalizzati  e i criteri di remunerazione del servizio per migliorare l’aderenza terapeutica.

In Umbria, ricorda la circolare del sindacato regionale dei titolari, la sperimentazione della ‘farmacia dei servizi’ è iniziata nel corso del secondo semestre del 2023, con una partenza graduale dei vari progetti  e – al riguardo – viene fornito un prospetto che illustra lo stato dell’arte di ogni ambito di sperimentazione. Le risorse stanziate assommano a poco meno di due milioni di euro (1.983.440, per l’esattezza), fin qui utilizzate solo per una parte marginale.

L’augurio di Federfarma Umbria è che, con l’eliminazione dell’esenzione nell’ambito dei servizi di telemedicina e con l’attivazione del servizio personalizzato dei farmaci, la Regione riesca a
utilizzare tutte le risorse destinate per la sperimentazione. Ma quel che ancora resta da fare non può impedire la viva soddisfazione per quanto già è stato fatto e per i risultati raggiunti, per i quali il presidente del sindacato regionale dei titolari umbri, Stefano Monicchi (nella foto), non dimentica di indirizzare il ringraziamento delle farmacie umbre all’assessore alla Salute, Luca Coletto, al direttore generale della Sanità umbra Massimo D’Angelo e ai loro staff,  “per aver saputo cogliere e declinare rapidamente le proposte portate avanti da Federfarma Umbria”  scrive Monicchi, “sempre nello spirito di una fattiva collaborazione che ha come obiettivo comune il bene e la salute dei cittadini”.

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