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lunedì 17 Febbraio 2025
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Sorveglianza Passi dell’Iss, quattro italiani su dieci pesano troppo, uno su dieci è obeso

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Roma, 10 giugno – Quattro italiani su 10 pesano troppo e uno su dieci è in una condizione di obesità. Il Paese che nel 2010 – insieme a Spagna, Grecia e Marocco – riuscì a ottenere dall’Unesco il riconoscimento di patrimonio culturale immateriale per la dieta mediterranea, non fa troppo onore a quella prestigiosa legittimazione, tanto che i suoi abitanti sono ben lontani dal consumo delle cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura raccomandate dalle linee guida per una corretta alimentazione.

Se è vero infatti che pochi italiani adulti nella fascia 19-69 anni ( appena il 3%) dichiarano di non inserire porzioni “verdi” nei propri pasti, è anche vero che meno di una una persona su due, il 45%, ne consuma almeno tre porzioni al giorno. Soltanto sette italiani su 100 consumano le cinque porzioni raccomandate dalle linee guida per una corretta alimentazione, mentre il 52% si ferma a una-due al giorno e il 38% a tre-quattro.

Sono alcuni dati che emergono dalla sorveglianza Passi e Passi d’Argento dell’Istituto superiore di sanità pubblicati sul sito Epicentro, che fanno riferimento al biennio 2022-2023 e coinvolgono almeno l’80% delle Asl con un campione pari a 275 persone per ciascuna.
L’abitudine al consumo dei cosiddetti five a day, riassume un lancio dell’Ansa, è più comune nelle donne, nelle persone con minori problemi economici e cresce con l’avanzare dell’età per arrestarsi negli over 65, dove la quota di persone che mangiano almeno 3 porzioni al giorno o aderiscono al five a day ha raggiunto nel 2023 il valore più basso dal 2016.
Essere in una condizione di eccesso ponderale è una caratteristica più frequente col crescere dell’età, fra gli uomini rispetto alle donne, fra le persone con difficoltà economiche e fra le persone con un basso livello di istruzione.
Il gradiente geografico è chiaro a sfavore delle Regioni meridionali. Alcune Regioni del Sud (Molise, Campania, Basilicata, Puglia) continuano a detenere il primato per quota più alta di persone in eccesso ponderale (sfiorando la metà della popolazione residente). L’aumento di sovrappeso e dell’obesità è sostenuto dalle classi di età più giovani (18-34enni) mentre fra i 50-69enni si riducono entrambe; fra le donne aumenta il sovrappeso ma non vi sono differenze di genere nell’obesità.
Meno della metà degli intervistati in eccesso ponderale riferisce di aver ricevuto dal proprio medico il consiglio di perdere peso e l’attenzione è indirizzata soprattutto alle persone obese, molto meno a quelle in sovrappeso.

La quota di persone in eccesso ponderale che dichiara di seguire una dieta è significativamente maggiore fra coloro che hanno ricevuto il consiglio medico rispetto a quelli che non lo hanno ricevuto (46% contro il 17%).
Tra gli over 65 ad essere in eccesso ponderale è oltre la metà (56%), il 41% in sovrappeso e il 15% obeso. Con l’avanzare dell’età, specie negli over 75, vi è un calo ponderale fisiologico.

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