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martedì 10 Dicembre 2024
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Lo dice il fisco: le farmacie sono in testa alla classifica dei contribuenti più virtuosi

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Roma, 11 giugno – La notizia arriva dalla fonte più affidabile, ovvero il Dipartimento Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), che ha elaborato una mappa del rischio di evasione basata su algoritmi applicati alle dichiarazioni dei redditi e agli Isa presentati dai contribuenti.
I risultati emersi attestano senza tema di smentita (a meno di non voler mettere in dubbio gli algoritmi…) che la farmacia è risultata tra tutti il contribuente più affidabile, con una percentuale di inaffidabilità pari soltanto al 25%. Che a una prima lettura può in effetti sembrare alta (si tratta pur sempre di una farmacia inaffidabile ogni quattro), ma in un Paese dove lavoratori autonomi  e tasse sono irriducibilmente in guerra da sempre  e dove altre categorie di contribuenti  si mantengono su percentuali di  inaffidabilità tra il 70 e l’80% (qualche esempio: assistenza anziani e disabili 72,4%, pelliccerie 72,5%, ristoranti 72,9%, noleggio auto 22,9%, lavanderie 78,5%), il dato delle farmacie diventa uno specchiato esempio di virtù. Bene anche gli studi medici, dove la percentuale di inaffidabili eè appena superiore a quella delle farmacie (25,9%, circa un punto percentuale in più).

Altre categorie di preclari professionisti (tra i quali i commercialisti, ma anche i periti e consulenti del lavoro, gli  informatici e i veterinari ) seguono a notevole distanza, con più di 40 inaffidabili su cento.

In una nota pubblicata sul notiziario on line di Sediva Piazza Pitagora,  l’avvocato Franco Lucidi, socio dello studio che da più di mezzo secolo presta assistenza contabile, commerciale e legale alle farmacie italiane, spiega che i dati della “mappa” elaborata dal Dipartimento Finanze del Mef saranno utili anche all’Agenzia delle Entrate “per elaborare le proposte di concordato preventivo biennale su cui ci siamo soffermati più volte e che si risolvono, nella forma e nella sostanza, nella predeterminazione del reddito del 2024 e del 2025, che pertanto dovrebbe essere favorevole, viste queste premesse”.
Ad avviso di Lucidi, è ragionevole ritenere che i più “meritevoli” riceveranno una proposta di dichiarazione di ammontare di reddito per le due annualità non troppo dissimile dagli anni precedenti, con il vantaggio di non subire accertamenti. E verosimilmente non bisognerà attendere molto per sapere se andrà davvero così, perché tra pochi giorni, informa Lucidi, “verranno pubblicati i software dell’Agenzia delle Entrate che contengono questi dati”.

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