Roma, 27 giugno – Più di 60 relatori, tra rappresentanti delle istituzioni, clinici, esperti, esponenti delle associazioni dei pazienti e delle aziende, alternatisi in 8 panel tematici, con lo scopo ultimo di creare una sinergia di scambio al fine di far emergere best practices e call to action concrete per migliorare l’efficienza del sistema sanitario nazionale e regionale, rendendolo più equo, sostenibile e accessibile per tutti i cittadini, sono stati il sale . ma anche il primo, il secondo, il contorno e il dessert – della XXIII edizione di Direzione Nord, organizzato da Inrete con il patronato di Regione Lombardia e il patrocinio del Comune di Milano, tenutosi lo scorso 24 giugno al Belvedere di Palazzo Lombardia del capoluogo lombardo e dedicato al tema La ricerca è la vera sostenibilità.
E in effetti la ricerca, come passaggio obbligato verso la sostenibilità del sistema, è stato il focus dei lavori, aperti dagli interventi del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e del ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha tenuto a ricordare il ruolo svolto dal governo in carica, che con il Pnrr ha finanziato 124 progetti per oltre 200 milioni di euro, 50 dedicati alla malattie rare e 37 per ridurre il divario tra industria e la pratica clinica. C’è stato spazio, però, anche per le grandi sfide che il sistema sanitario dovrà affrontare: dalla prevenzione all’oncologia, dalla telemedicina alle liste d’attesa, fino ad arrivare alla salute mentale, alla malattie rare, alla cronicità e alla protezione dei dati sensibili.
Molti e autorevoli gli interventi: erano presenti tra gli altri i ministri dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, quello per lo Sport e i giovani Andrea Abodi e quello per le Disabilità Alessandra Locatelli, il capo di fresca nomina del Dipartimento Prevenzione del ministero della Salute Maria Rosaria Campitiello, il capo del Dipartimento della Programmazione dello stesso dicastero Francesco Saverio Mennini e, per Regione Lombardia, l’assessore al Welfare Guido Bertolaso, il vicepresidente e assessore al Bilancio Marco Alparone e il presidente della Commissione IX Sostenibilità Emanuele Monti.
Particolarmente significativo l’intervento del presidente di Aifa Robert Nisticò (nella foto del titolo), che ha annunciato che il lavoro a pieno regime della nuova Commissione scientifica ed economica dell’agenzia sta producendo gli effetti attesi: nel mese di giugno sono stati infatti smaltiti tutti i dossier pendenti, “più di 400 procedure rispetto alle vecchie due commissioni”.
Un risultato molto positivo che è anche un segnale, per il presidente dell’agenzia regolatoria, della volontà di “avere una Commissione economica e scientifica efficiente, molto importante per i tempi di accesso, perché dobbiamo far sì che l’innovazione arrivi al paziente”. Un’impresa più difficile a dirsi che a farsi, ha affermato Nisticò, spiegando che “quando si parla di innovazione si parla di terapie innovative che dobbiamo saper regolamentare. Oggi il farmaco è cambiato, è intelligente e personalizzato, può essere una terapia genica, una terapia cellulare, può essere un farmaco insieme a un dispositivo medico, può essere un farmaco insieme a un dispositivo come un sensore messo sottopelle”. Lo scenario, in altre parole, è diventato incredibilmente complesso, impegnativo e sfidante e l’autorità regolatoria deve “essere pronta a nuove sfide e dunque deve modernizzarsi”.
Una delle sfide si chiama tempo: bisogna fare in modo che le terapie innovative “raggiungano quanto prima il paziente”, ha detto Nisticò, ricordando a ogni buon conto che “l’Italia si pone al secondo posto d’Europa dopo la Germania per il numero di molecole che mettiamo in commercio rispetto a quelle approvate centralmente” dall’autorità regolatoria comunitaria. Ma quando si parla di accesso veloce, ha puntualizzato il presidente Aifa, “dobbiamo studiare nuovi modelli”.
Nisticò, concludendo il suo intervento, ha voluto evidenziare come la nuova agenzia scaturita dalla riforma voluta dal Governo stia rispondendo alle attese e sia impegnata “a dare risposte a bisogni crescenti che trovano soluzioni nello sviluppo di terapie innovative nel contesto della medicina di precisione. Il nostro obiettivo infatti è quello di garantire ampio e rapido accesso ai trattamenti a tutti i pazienti, anche in ottica di equilibro di sistema”.
A uno dei panel tematici, quello sulla cronicità. è intervenuta anche la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca, che ha avuto occasione di ricordare il fattivo e concreto impegno delle farmacie del territorio già profondono nei confronti dei pazienti cronici. Un impegno – ha detto la presidente dei titolari lombardi – destinato presto a crescere grazie al recente rinnovo della sperimentazione sulla farmacia dei servizi, “che ha incluso tra le prestazioni erogate dalle farmacie di comunità i servizi di telecardiologia e la ricognizione farmaceutica”.