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martedì 10 Dicembre 2024
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Boom estivo per antimicotici, antibatterici e cortisonici, pagati (96% dei casi) dal cittadino

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Roma, 2 luglio – Non sorprende davvero che esista una “stagionalità” nel consumo dei farmaci: da sempre in autunno-inverno a raggiungere i picchi annuali di consumo sono i farmaci per le classiche malattie da raffreddamento (dall’influenza al raffreddore, passando per otite, laringite, tonsillite, sinusite,  bronchite & Co.), e davvero nessuno si meraviglia se in primavera, la stagione delle allergie, vanno alla grande antistaminici, corticosteroidi per via nasale o bronchiale, colliri antiallergici, broncodilatori e antileucotrienici. 

Allo stesso modo, esiste un consumo di farmaci “estivi”, sostenuto dall’arrivo del caldo, dalle vacanze, dai viaggi e – più in generale – dalla vita più svincolata da regole e abitudini  che si vive d’estate. Tutti elementi che nel periodo da giugno ad agosto, concorrono a indurre gli italiani ad acquistare più antimicotici, antibatterici e cortisonici (+3,9% nel trimestre 2023 rispetto al trimestre 2022, con ben 7,5 milioni di confezioni vendute), antimalarici (+32% di vendite, 93.000 confezioni vendute, probabilmente tutte o quasi a viaggiatori verso Paesi con presenza di zanzare del genere Anopheles), antisettici/disinfettanti oculari (+12%) e anti-nausea (+7%, 2,2 milioni di confezioni vendute).

A stilare la classifica dei consumi estivi dei farmaci appena proposta è una nuova analisi di Pharma Data Factory, azienda di riferimento nel mercato farmaceutico per i dati di sell-out dei farmaci e dei dispositivi medici, grazie alla banca dati (Best), la più puntuale ed estesa del mercato, con il 95% di farmacie monitorate e una rilevazione dei consumi reali di farmaci in Italia.

L’analisi ha messo a confronto le performance dei principali prodotti raggruppati in classi di mercato venduti nelle farmacie italiane nei periodi giugno-agosto 2022 e 2023, fra cui vitamine, antivaricosi, corticosteroidi topici e otologici, antisettici, antipruriginosi, antimicotici, vaccini antimalarici, decongestionanti oculari e antinfettivi otologici. Considerando le singole Regioni, emerge una tendenza della Lombardia (3 milioni di confezioni vendute di tutti i gruppi ‘estivi’), del Veneto (2 milioni) e della Campania (1,5 milioni) ad acquistare più farmaci estivi. Più sobrie la ’ Sardegna (500 mila confezioni vendute), il Friuli Venezia Giulia (400 mila) e laBasilicata (circa 100 mila)

“Il segmento dei farmaci ‘estivi’  cresce dell’1% a volumi tra i due anni e rispettivamente del 33% e 38% rispetto ai trimestri precedenti del 2022 e del 2023″ commenta Giorgio Cenciarelli, Ceo di Pdf (nella foto). “Da notare che la maggior parte dei farmaci stagionali risulta di classe C e Otc e viene quindi pagato di tasca propria dai cittadini nel 96% dei casi. La quota di medicinali rimborsabili è dunque residuale. Infine, per quanto riguarda il trend, pensiamo che anche per l’estate 2024 rimanga quello evidenziato quanto alle classi di farmaci più ‘gettonati’ in questa stagione, a meno di novità che comunque coglieremo con i nostri dati Best”.

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