Roma, 8 luglio – Sul tema della riforma della legislazione farmaceutica europea, dopo la recente approvazione da parte del Parlamento comunitario della controversa proposta messa a punto dalla Commissione, oggetto di molte richieste di revisione, si sono espressi a margine dell’Assemblea di Farmindustria celebrata all’Auditorium della Conciliazione a Roma lo scorso 4 luglio due autorevolissimi esponenti del Governo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e quello della Salute Orazio Schillaci (nella foto).
Per i due ministri, la questione va considerata ancora aperta: “Vedremo con il nuovo parlamento e la nuova Commissione cosa si potrà fare, dobbiamo tutelare la salute e le imprese, fare in modo che ci sia sempre grande equilibrio” ha detto Tajani. “La nuova Commissione comincerà a lavorare poco prima della fine dell’anno, quindi c’è tempo per il nuovo parlamento che si insidierà a luglio. Vediamo quando inizieranno le commissioni e ci sarà quella sulla sanità. È ancora presto per vedere quello che si potrà e si dovrà fare”.
Schillaci, pur riconoscendo nel suo intervento all’Assemblea che nella proposta di revisione della legislazione farmaceutica della Commissione europea ci sono anche elementi positivi, ribadisce che “come abbiamo chiarito nel nostro position paper diffuso un anno fa, ci sono anche punti che ci lasciano perplessi. Siamo in un mondo globalizzato, in cui con competitor importanti, penso a Usa e Cina, e dobbiamo rendere competitivi gli investimenti in Europa. Non possiamo far sì che chi porta nuove cure e innovazione non veda l’Europa come un posto interessante in cui investire”.