Roma, 12 luglio – Un titolo perfetto (“Non si trova”) per uno strumento informativo che si distingue per la sua utilità e per l’intelligenza dell’approccio al problema delle carenze dei farmaci. Un approccio che contiene un sotto-testo prezioso, antitetico ai cliché depressivi che caratterizzano la comunicazione di tutte le altre annose magagne della nostra sanità pubblica – dalle liste d’attesa ai medici che sembrano mancare più dell’acqua nel deserto, sia sul territorio che nei Pronto soccorso e negli ospedali – sempre considerate alla stregua di piaghe bibliche, maledizioni divine da subire senza poter fare alcunché se non sperare nell’aiuto del Cielo, perché tanto “io non ci posso fare niente”.
Niente di tutto questo: nel dire Non si trova l’opuscolo sulle carenze dei farmaci realizzato dall’Aifa sembra anche contemporaneamente comunicare che …Però si può trovare, o comunque si può rimediare in qualche modo alla sua mancanza. Lo spirito, insomma, è positivo e alla fine anche solo sfogliare l’opuscolo aiuta a cambiare atteggiamento nei confronti di una criticità che è certamente fastidiosa e in certe situazioni anche pesante, ma che può essere affrontata e, se non del tutto risolta, comunque gestita disinnescando la maggior parte dei suoi effetti negativi. A una condizione, ovviamente: che tutti i soggetti coinvolti nel fenomeno facciano la loro parte, dalle industrie alle Regioni, dai medici ai farmacisti, dai distributori agli stessi pazienti, senza dimenticare ovviamente gli operatori del mondo dell’informazione, che con i loro allarmi rilanciati spesso con pigrizia e leggerezza (in una parola, ad capocchiam) inducono i cittadini alla corsa all’accaparramento di farmaci in odor di carenza, riuscendo a trasformare in un attimo situazioni di relativa difficoltà in problemi ben più gravi.
Non si trova. Carenze e indisponibilità di farmaci (disponibile qui) è un opuscolo informativo realizzato dall’Aifa e pubblicato grazie alla collaborazione del Poligrafico dello Stato. Si tratta in buona sostanza di un baedeker, una guida agile e immediata che in primo luogo fa capire perché i farmaci possono venire a mancare, spiegando anche le differenze tra fenomeni come la carenza effettiva di un medicinale (che si verifica quando il titolare dell’Aic del farmaco non è più in condizione di assicurarne la fornitura al mercato nelle quantità necessarie) e la sua indisponibilità (condizione dovuta in genere al verificarsi di qualche problema nella filiera distributiva) e fornendo infine “dritte” preziose per affrontare, quando e laddove si verifichino, situazioni di carenza.
La guida è ideata e curata da Domenico Di Giorgio (nella foto), direttore dell’Ufficio Qualità dei prodotti e Contrasto al Crimine farmaceutico dell’Aifa, e da Gianpaolo Derossi, funzionario esperto in comunicazionde dell’Agenzia regolatoria nazionale. A supportarli nella realizzazione dell’opuscolo una squadra Aifa composta da Oscar Cruciani, Carla Maione, Chiara Parisi, Filippo Urso e Marta Gramazio. La messa a punto del baedeker si è anche avvalsa del contributo di collaboratori esterni: Silvia Adami (Regione Veneto), Nadia Colangelo (Provincia autonoma di Bolzano), Monica Lupo (Federfarma Servizi), Paola Minghetti (Università degli Studi di Milano), Chiara Panci (Ministero della Salute), Adriano Pietrosanto (Egualia), Ester Sapigni (Regione Emilia Romagna), Mariantonietta Di Marino, lo Stabilimento chimico farmaceutico militare, le Regioni Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Veneto e la Provincia autonoma di Bolzano.
La guida realizzata da Aifa spiega in dettaglio cosa fare, passo dopo passo, se ci si trova in una situazione di indisponibilità del farmaco di cui si ha bisogno: le procedure sono note (ma forse non così bene, nemmeno tra i professionisti…). Se un farmaco non è reperibile, il medico può ad esempio richiedere l’autorizzazione a importare un analogo dall’estero tramite le strutture sanitarie territoriali. Per le indisponibilità, è il farmacista che deve “scandagliare” la filiera contattando i grossisti e, se necessario, deve attivare una fornitura diretta dal titolare dell’Aic. L’opuscolo non dimentica nemmeno di fare un cenno all’opzione galenica, ovvero di avvalersi della possibilità che i farmacisti approntino (se e quando possibile) i farmaci per i quali si registrano difficoltà nel reperimento.
Non si trova. Carenze e indisponibilità di farmaci offre, in coda al volume, anche una serie di informazioni che concorrono a fornire un’utile, esaustiva panoramica del fenomeno carenze. ad esempio sul nodo dell’importazione dei farmaci carenti in Italia dall’estero (dove l’Aifa recita un ruolo decisivo, essendo il solo soggetto che può autorizzare le importazioni di farmaci da altri Paesi, limitatamente ai casi di carenza o per specifici provvedimenti a tutela della salute pubblica.
Molto importante e utile, in coda all’opuscolo, è l’elenco dei referenti regionali a cui rivolgersi per segnalare le mancanze di medicinali. così come il “memo” rivolto a medici e farmacisti di contattare il l’Ufficio Qualità dei Prodotti e Contrasto al Crimine Farmaceutico dell’Aifa all’indirizzo farmacicarenti@aifa.gov.it per chiarimenti e informazioni sulla problematica delle carenze, Perché – quando in gioco c’è l’accesso a un bene esistenziale come il farmaco – una “medicina” che non può né deve mai mancare è la corretta informazione.
E, alla fine della fiera, proprio questo è l’obiettivo di Non si trova: mettere a disposizione degli operatori (ma anche dei pazienti, ai quali i farmacisti, nella loro quotidiana attività di counselling, non farebbero davvero male a consigliarlo, inviando via WA o Sms il link dal quale scaricare l’opuscolo, con la certezza di metterli in condizione di disporre uno strumento pratico e “facile” per gestire al meglio le situazioni di carenza e indisponibilità che possono sempre capitare e di affrontarle al meglio.