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mercoledì 15 Gennaio 2025
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Corsi per assistente farmacista, boom di messaggi ingannevoli, Mnlf chiede di fermarli

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Roma, 15 luglio – All’annuncio ha subito fatto seguire i fatti: il Movimento nazionale dei liberi farmacisti ha provveduto a segnalare alcune aziende all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato per violazione del decreto legislativo n. 145/2007 concernente Attuazione dellarticolo 14 della direttiva 2005/29/CE che modifica la direttiva 84/450/CEE sulla pubblicità ingannevole.

Il provvedimento, che ha lo scopo di tutelare i professionisti dalla pubblicità ingannevole e dalle sue conseguenze sleali, nonché di stabilire le condizioni di liceità della pubblicità comparativa, definisce ingannevole “qualsiasi pubblicità che in qualunque modo, compresa la sua presentazione è idonea ad indurre in errore le persone fisiche o giuridiche alle quali è rivolta o che essa raggiunge e che, a causa del suo carattere ingannevole, possa pregiudicare il loro comportamento economico ovvero che, per questo motivo, sia idonea a ledere un concorrente“. Una pratica scorretta, dunque, della quale l’Agcm si è più volte occupata in passato, anche nell’ambito dei corsi di formazione professionale, definendo come ingannevoli e quindi sanzionando i messaggi pubblicitari riferiti a corsi formativi nei quali veniva prospettata la certezza (senza fornire alcun elemento in ordine alla sua fondatezza) di conseguire uno sbocco professionale all’esito dei corsi stessi. Si veda per tutti il provvedimento sanzionatorio n. 12918 del 19 febbraio 2004 irrogato contro la società Education Meridienes.

In un comunicato diffuso nella mattinata di oggi, facendo riferimento alle inserzioni per la preparazione e la frequentazione di corsi per “Assistente farmacista” scandagliate in vari motori di ricerca, Mnlf afferma di ritenerle in tutta evidenza comunicazioni ingannevoli «perché inducono a pensare che questa sia una figura professionale realmente esistente e che la partecipazione a tali corsi dia accesso a un lavoro da “Assistente farmacista”, figura che non esiste nel Ccnl dei dipendenti delle farmacie».

«In alcuni corsi si offre, addirittura, una doppia certificazione» aggiunge la sigla dei liberi farmacisti. «In altri casi si offre corso per vendita di prodotti farmaceutici on-line, in tali altri si afferma che l’Assistente farmacista ha il compito di somministrare i farmaci (compito nemmeno assegnato al farmacista). E ancora: si afferma che tale figura opera all’interno delle farmacie, mentre ciò non è previsto dal Ccnl e si induce a credere che la certificazione rilasciata abbia un valore internazionale perché validata da un notaio europeo. Nelle doppie certificazioni compare anche quella di ‘esperto in Lotti’ di oscura interpretazione. In nessuno dei casi (tranne all’interno di una brochure e in modo non chiaro)» conclude il Mnlf «si dice in maniera esaustiva che tali corsi non sono abilitanti e che la figura professionale non esiste nel panorama delle attività lavorative in farmacia».

Materiale più che sufficiente, dunque, per integrare e sostanziare una segnalazione all’Antitrust, già partita con un ampio dossier informativo a sostegno, con la richiesta all’autorità di «interrompere tale “circo” di false promesse e di sanzionare le aziende che non interromperanno tale pratica».

 

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