Roma, 24 luglio – Uno slogan a tinte forti (“Precari Aifa, ultima spiaggia”) per restituire la gravità della vicenda che sono costretti a vivere e, forse, per esorcizzare – nominandolo espressamente – il rischio che le ultime iniziative di protesta decise in questi giorni possano davvero essere (laddove non sortissero effetti) la fine di ogni speranza di poter tornare al lavoro nei ranghi dell’agenzia regolatoria nazionale.
Precari Aifa, ultima spiaggia sarà appunto lo slogan-bandiera della protesta dei lavoratori precari dell’Aifa ai quali alla fine dello scorso anno non è stato rinnovato il contratto di lavoro, che questa mattina alle 10 scenderanno in piazza a Roma davanti alla sede dell’ente regolatorio, in via del Tritone 181.
“Quando alle numerose richieste di incontro rivolte al ministro della Salute, al sottosegretario e ai vertici Aifa non vi è mai stata risposta né riscontro, e a questo punto nemmeno interesse, l’unica conseguente azione è la manifestazione” spiega in una nota il pugno di precari (meno di 30: loro, in realtà. si definiscono senza tanti giri di parole “disoccupati per la miopia istituzionale”), spiegando che con la loro protesta voglio affermare “il loro diritto di lavoratori più e più volte calpestato dal Governo Meloni”.
“Guido Rasi, Luca Pani, Mario Melazzini, Luca Li Bassi, Nicola Magrini, Anna Rosa Marra e ora Robert Nisticò“ si legge nella locandina che presenta l’iniziativa “sono i vertici che si sono succeduti alla guida dell’Aifa senza risolvere, anzi amplificando, il problema del precariato che ormai assomiglia sempre più a disoccupazione”.
Da qui la decisione di manifestare “in difesa dei nostri diritti di lavoratori”. “L’ultima spiaggia, poi la fine”, chiosano i lavoratori nella nota: “Partecipate tutti” esortano. “Aiutateci a fare sentire la nostra voce”.