Roma, 3 settembre – L’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali francese (Ansm) ha disposto due settimane fa il ritiro dal mercato di quattro lotti di uno degli antibiotici di uso più comune, l’amoxicillina, per un totale di 110mila confezioni del farmaco destinate alle farmacie. Tre dei lotti ritirati, secondo quanto riporta il quotidiano Le Figaro, sono di confezioni prodotte da Teva, il restante è di amoxicillina a marchio Sandoz.
Il ritiro è stato deciso a seguito dell’identificazione di risultati microbiologici non conformi durante il controllo di stabilità dei lotti, con presenza del batterio Bacillus subtilis “oltre lo standard autorizzato”, ha precisato l’autorità sanitaria. Per impedire la diffusione di ingiustificati allarmismi, è stato anche subito specificato che il batterio rintracciato nei farmaci ritirati dal mercato non presenta particolari rischi per la salute umana, tranne il fatto che in casi eccezionali può determinare “intossicazione alimentare”.
Secondo i laboratori finora non c’è alcuna segnalazione relativa a questo difetto di qualità, né segnalazioni relative alla qualità degli antibiotici dalla loro distribuzione nel 2023 e 2024.
Le indagini effettuate dai laboratori sono ancora in corso, ma sono state messe in atto misure per verificare che gli altri lotti di amoxicillina non siano interessati e per evitare il ripetersi di questo difetto.
Ai farmacisti interessati viene chiesto di restituire le loro scorte ai grossisti. Per i privati non è previsto alcun ritiro, dato che questi farmaci sono stati distribuiti molto tempo fa e, in teoria, non avrebbero dovuto essere conservati.
